Molte sono state le scoperte scientifiche che hanno contribuito al progresso della società in cui viviamo.
Ognuno di noi, certamente, avrà sentito parlare di grandi scienziati come Faraday, Newton o Pasteur, che con le loro ricerche nel campo della fisica, dell’astronomia e della biologia hanno reso un importante servizio all’umanità.
Le loro imprese sono famose, le loro idee grandi, ma poco note (o del tutto sconosciute) sono le loro dichiarazioni, che testimoniano quali siano stati i sentimenti e gli ideali della loro esistenza. Eccone alcune.
“Potessi almeno conservare solo il ricordo di queste due cose: io sono un grandissimo peccatore; Gesù è un grandissimo Salvatore!”.
Isaac Newton (1642-1727), matematico, fisico ed astronomo.
“La mia scoperta più bella? È che in Gesù ho trovato il mio Salvatore! Questa scoperta avrà per me delle conseguenze eterne. È l’unica che, al di là della tomba, conserverà tutto il suo valore”.
James Simpson (1811-1870), medico, scopritore del cloroformio e delle sue applicazioni come anestetico.
“Più mi avvicino al termine della mia esistenza terrena, più apprezzo la grandezza del dono di Dio all’uomo peccatore: in questo modo l’avvenire si illumina di speranza e di gioia. Più vado avanti e più il mio Salvatore mi diventa prezioso; il Suo amore, la Sua opera espiatoria e la Sua potenza occupano incessantemente la mia mente. Provo comunione con Lui e questo mi rende felice”.
Samuel Morse (1791-1872), fisico, inventore dell’alfabeto che porta il suo nome.
“Se scoprissi nuove terre, se potessi proclamare il Vangelo dove non è mai stato annunciato, se potessi tradurre la Bibbia in una nuova lingua, allora potrei affermare di non essere vissuto invano”.
David Livingstone (1813-1873), medico ed esploratore.
Da queste affermazioni possiamo comprendere come questi grandi uomini, durante la loro vita, hanno onorato Dio con la fede; ma questa fede non era volta soltanto a contemplare il Signore come creatore dell’universo, bensì hanno potuto conoscerlo personalmente, sperimentando con Lui un rapporto di comunione e di amore che si ha soltanto attraverso Gesù Cristo.
Questi scienziati, quindi, non si sono fermati alle sole ricerche scientifiche, ma hanno cercato la risposta al perché della loro esistenza e l’hanno trovata nella Parola di Dio, “perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa” (Matteo 7:8). In Cristo queste “grandi idee” hanno scoperto la grande vita! Neon perché costoro fossero più intelligenti di altri, ma perché sono diventati umili e fiduciosi come “piccoli fanciulli perché di tali è il regno dei cieli” (Matteo 19:14).
Questo è il requisito fondamentale per chi desidera scoprire la gioia della vera vita: sapere che, nonostante le nostre capacità, siamo “piccoli”, abbiamo cioè bisogno di Gesù che disse: “…senza di me non potete fare nulla” (Giovanni 15:5). Ma l’Evangelo ci rivela che Cristo è venuto per donarci la vita e darcela in abbondanza (cfr. Giovanni 10:10), perché “chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita” (1 Giovanni 5:12).
L’apostolo Paolo non confidava in grandi idee, in grandi religioni, in grandi filosofie; egli dichiarava: “…ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù” e “non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me… il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me” (Filippesi 3:8; Galati 2:20).
Tutti costoro hanno scoperto la vera Vita in Dio. Anche tu puoi fare la scoperta più importante della tua vita con Cristo Gesù!
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