…abbiamo pace con Dio. Romani 5:1 – di Agostino Masdea – Quando un uomo nasce di nuovo viene salvato e anche “giustificato”. Cosa vuol dire? Significa che davanti a Dio è “considerato, dichiarato e trattato come giusto.” La giustificazione è un’opera compiuta da Dio, che non solo cancella i peccati di tutta una vita, ma imputata la giustizia di Cristo a colui che ha fede.
Il primo risultato della giustificazione per fede è la pace con Dio. Pace: condizione di condivisa armonia ed assenza di conflitto”. La condivisione di questa armonia avviene tra il credente e Dio, nel senso che Dio “condivide” la Sua pace, dà la Sua pace a coloro che credono in Lui.
Il mondo vive in un conflitto perenne. Una guerra continua tra nazioni, etnie, religioni ed individui. L’uomo è in guerra con i suoi simili, perché è in guerra prima di tutto con Dio, e poi con sé stesso. Qualcuno ha definito la pace del mondo come quel “breve momento storico in cui tutti si fermano per ricaricarsi”.
L’uomo non ha mai imparato a vivere in pace, e mai potrà farlo, perché la guerra in cui è coinvolto lo trascende. Solo per mezzo di Colui che la Bibbia definisce “il Principe della pace”, Gesù Cristo, l’individuo ottiene la Pace vera, perché il Figlio di Dio è venuto fondamentalmente per portare pace e riconciliazione tra Dio e gli uomini.
Senza Cristo sarebbe stato impossibile per l’uomo fare pace con Dio. Egli ha fatto la pace per noi. In realtà, Cristo non ha soltanto fatto la pace per noi, ma Egli stesso è diventato la nostra pace. Se non comprendiamo il principio della giustificazione per sola fede, non potremo nemmeno capire il dono glorioso della grazia. E saremmo ingannati dalla mentalità della religione, che crede di potersi guadagnare la salvezza per mezzo delle opere.
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