Giudicare si può

Non giudicate secondo l’apparenza, ma giudicate con giusto giudizio” (Giovanni
7:24)

Molte volte (forse per comodità) citando i versetti che avvalorano il nostro pensiero diciamo è scritto “non giudicare” quindi, non ti permettere di dare alcun giudizio nei miei confronti.

Ma è proprio vero..le cose stanno veramente così?

In base alla parola di Dio, appare chiaro che come credenti non solo possiamo giudicare, ma dobbiamo farlo! E se non lo sappiamo fare, nel modo che la scrittura ci indica siamo in grave pericolo!

In (1 Corinzi 5:3) vediamo che Paolo rimproverava molto severamente giudicando con autorità (pur non essendo presente) la Chiesa di Corinto perché non aveva saputo disciplinare un grave caso di fornicazione: “quanto a me assente di persona, ma presente in spirito, ho già giudicato come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto”.

Al (v. 6) Paolo ribadisce “…non sapete che un pò lievito fa lievitare tutta la pasta? ”e al (v.11) afferma in modo ancora più chiaro: “ …quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi,chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un’ avaro, idolatra, un’ oltraggiatore un’ ubriacone o un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare” .

Quando il peccato, viene individuato nella nostra vita (sia personale che collettivo) deve essere giudicato cioè valutato con obbiettività e poi allontanato.

Purtroppo in molte occasioni, davanti al peccato cerchiamo di fare finta di niente e per il nostro tornaconto personale, a volte citiamo la bibbia nel modo sbagliato, usando frasi del tipo “non possiamo giudicare, dobbiamo cercare di capire..nessuno è perfetto”.

Ma non tutti sono in grado di dare un giusto giudizio. In (1 Corinzi 2:14-15) vediamo che “l’uomo naturale non può ricevere le cose dello Spirito, perché esse sono pazzia per lui: e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. L’uomo spirituale, invece giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno” più a vanti al (v. 16) paolo continua dicendo: “…ora noi abbiamo la mente di Cristo”

Per poter discernere spiritualmente dobbiamo vivere nella coerenza cristiana. In Matteo 7:3 e 5 è scritto: “perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? Ipocrita! Togli prima dal tuo occhio la trave e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello”

Chissà..forse è proprio questo uno dei motivi per cui a volte preferiamo non giudicare..per paura di essere a nostra volta giudicati.

Se il credente, non è in grado di discernere spiritualmente, prima o poi, senza rendersene conto cadrà inevitabilmente nel laccio di satana e se si tratta di un conduttore di Chiesa, trascinerà con se, tutta la Chiesa.

In questi ultimi tempi, in cui la corruzione è estrema (non solo nel mondo) è più urgente che mai individuare il peccato ed estirparlo alla radice, per poterci così riavvicinare a Dio.

Come credenti, noi siamo “il sale della terra e la luce del mondo” (Matteo 5:13-14) e come tali dobbiamo dare sapore, risplendendo della luce di Dio!

Tornando al versetto iniziale, il nostro giudizio non può e non deve essere dato in base all’apparenza, ma su fatti concreti. Se non siamo in grado di dare un giusto giudizio in base alla parola Dio non saremo neppure in grado riconoscere i falsi profeti che sorgeranno tra noi. (Matteo 7:15 – 2 Corinzi 11:13 – 14)

Che il Signore ci dia la sensibilità di capire che per poter discernere spiritualmente è indispensabile vivere spiritualmente, nella Santificazione e Consacrazione personale.

Damaris Lerici | Notiziecristiane.com

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