Il 4 e 5 settembre si è tenuta a Padova presso la Ifed (istituto di formazione e documentazione) la ventottesima edizione delle Giornate Teologiche che è un evento unico in Italia ed ha come obbiettivo lo scopo di dialogare sulla fede con il mondo circostante.
Il tema dell’evento è stato: “Il combattimento spirituale”
Giuda 1:3,4 “Carissimi, anche se avevo una grande premura di scrivervi circa la nostra comune salvezza, sono stato obbligato a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa una volta per sempre ai santi. Si sono infatti infiltrati tra di voi certi uomini, che sono stati da tempo designati per questa condanna, empi che mutano la grazia del nostro Dio in immoralità e negano l’unico Padrone Dio e il Signore nostro Gesù Cristo”.
“Noi non combattiamo per la nostra fede personale,
ma per una fede tradizionale tramandataci dai santi.
Quando gli attacchi sono molteplici e i fronti sono forti
a noi il Regno restare deve” (Lutero).
Questo combattimento vede coinvolta la chiesa sia contemporanea, così come anche nel corso della storia. Come credenti sappiamo che per uscirne vincitori dobbiamo rivestirci della completa armatura spirituale (santificazione e relazione personale con Dio) in virtu’ di Cristo Gesù, Colui che ha già vinto definitivamente questa battaglia alla croce ma che sarà in corso fino alla prossima venuta del Signore.
Numerosi sono stati i relatori italiani, l’ospite e relatore principale è stato Augustus Nicodemus Lopes (nato a Joào Pessoa, Brasile il 25/09/1954), Pr. Della Chiesa Presbiteriana a San Paolo, teologo calvinista, professore, scrittore è stato anche per dieci anni rettore dell’Università Presbiteriana Mckenzie (San Paolo).
L’apertura dei lavori è stata tenuta dal direttore della Ifed Prof. Pietro Bolognesi che ha tracciato tre profili del combattimento spirituale :
- La necessità pastorale della percezione della realtà di una presa di conoscenza forte;
- Una conflittualità totale come coinvolgimento personale;
- Un’identità reale basata su una fede storica, oggettiva e non limitata alla nostra esperienza personale.
La relazione iniziale è stata tenuta da Augustus Nicodemus, il tema è stato “Il combattimento spirituale nella storia biblica”, affronta il problema della crescita della chiesa evangelica nei Paesi emergenti in particolare modo in Brasile e che vede coinvolte tutte le aree della fede: la soteriologia, la missiologia, la dossologia, la cura pastorale, la santificazione personale. Per non scivolare nella trappola del nemico dobbiamo rimanere ancorati alle verità scritturali: esiste un solo Dio, le Scritture sono le uniche autorevoli in materia e non l’esperienza personale, il male che viviamo è causa del peccato e del giudizio ma la nostra vittoria in Cristo è totale.
I lavori sono proseguiti con il Focus dal tema: “Conflitti spirituale nella chiesa locale”, tenuto dal Pr. Elpidio Pezzella (Chiesa Nuova Pentecoste, Aversa) e dal Pr. Michele Giardina (Chiesa Evangelica, Treviglio). Da questo confronto è emerso che il pastore deve avere la capacità di sapere ascoltare distinguendo le cose dello spirito da quelle della carne e la centralità di un sano discepolato attraverso il quale il credente cresce.
Nel pomeriggio si è tenuta la Tavola Rotonda dal tema: “Cosa stanno facendo alla chiesa ?”, tenuta dal Pr. Fabiano Nicodemo e dal Pr. Leonardo De Chirico che affrontano il problema emergente del neo-pentecostalismo una realtà che minaccia fortemente l’integrità scritturale attraverso due pericoli; il primo è l’ossessione patologica per la prosperità, il secondo è il neo-liberalismo che promuove un’assimilazione al cattolicesimo cercando di estirpare la radice riformatrice dell’evangelismo.
Il secondo Focus ha affrontato il tema: “Conflitti spirituali nell’evangelizzazione” ed è stato tenuto dal Pr. Tino Di Domenico (Assemblea Evangelica Pentecostale, Seriate) e dal Pr. Ivano De Gasperis (Chiesa Battista, Trastevere), da questo confronto è emerso che l’unità è un punto di partenza, l’Evangelo è il fondamento esclusivo e che l’evangelizzazione è un vero e proprio atto di guerra che richiede preparazione, comprensione e non ammette alcuna superficialità.
I lavori sono stati ripresi sabato 5 con il terzo Focus dal tema: “Il combattimento spirituale in alcuni classici del pensiero evangelico” dove Daniele Rebecchi ha sottolineato il tema della battaglia sostenuta da Anastasio contro mundum per difendere la dottrina di Cristo; Jonathan Benatti ha sottolineato l’esperienza personale di John Bunyan sul combattimento individuale e comunitario, sulla necessità di rivestirci dell’armamento della Grazia e il trionfo di Cristo; infine Ivan Caradonna ha sottolineato la controversia del liberalismo e del neo-fondamentalismo agli inizi del novecento, combattuto da Machen attraverso la fede riformata nella continuita’ storica e strutturata sulla Parola di Dio.
I lavori sono proseguiti con la seconda Tavola Rotonda che ha affrontato il tema: “Il nemico delle anime nostre: esiste ? Chi è ? Come lo si combatte ? Satana e satanismi tra realtà e finzione”, tenuta dal sociologo Pier Luigi Zoccatelli (Cesnur, Torino) e dal Prof. teologo Pietro Bolognesi (Ifed, Padova). Il Dott. Zoccatelli ci ha fornito le coordinate generali di carattere storico e sociologico, dove è emerso che nel mondo contemporaneo l’uomo si approccia al divino attraverso ritualità e patti di carattere magico e occulto che trovano radici sui culti satanici. Il Prof. Bolognesi ha affrontato i temi della legittimità sull’esistenza di satana, della qualità dell’essere e della conflittualità e sul modo in cui dobbiamo combattere ed è emerso che il combattimento è possibile solo se l’opposizione delle identità è riconosciuta consapevolmente: il primato totale appartiene solo a Cristo e il nemico gli è sottoposto.
Il discorso conclusivo è stato tenuto, nuovamente, dal teologo Augustus Nicodenus dal tema: “Il combattimento spirituale nella storia biblica” (Genesi 3:15 “Questa progenie ti schiaccerà il capo”), è emerso che il Movimento della Battaglia spirituale mostra una realtà demoniaca che possiamo fronteggiare attraverso la preghiera e l’opera di liberazione.
Conclusioni:
Noi resistiamo alle tentazioni rivestendoci della completa armatura spirituale ?
Continuiamo a pregare ?
Manteniamo la coscienza pulita attraverso la confessione di peccato ?
Possiamo fare tutto questo affidandoci alla vittoria di Cristo, predicando il Vangelo della salvezza e Cristo il Re vincitore e vivente.
Ifed – Luisa Lanzarotta | Luisa Lanzarotta
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