Giornata aborto “sicuro”, ma di sicuro ci sono solo le bugie raccontate alle donne

«Non esiste alcuna donna in Italia che sia stata costretta a partorire per impossibilità di abortire, come ha affermato oggi Laura Boldrini, ma sono troppe quelle indotte o costrette ad abortire per mancanza di alternative valide di fronte a difficoltà economiche e sociali. Nessuna donna desidera abortire, ma lo fa perché pensa di non poter fare altrimenti. Le donne abortiscono in un momento molto fragile, abbandonate alle bugie del “grumo di cellule”: perché negare che quello è il figlio? Perché non far ascoltare il battito del cuore o mostrare una ecografia? Coloro i quali dicono che sono richieste violente, sono gli stessi disposti ad abbandonarle all’aborto domestico, nonostante più del 50% delle mamme che utilizzano la RU486 riconoscano il figlio quando ormai non possono tornare indietro. Le donne si meritano decisamente di più dell’aborto: hanno diritto di essere accolte e soprattutto di accogliere il figlio, già vivo, che hanno in grembo, ricevendo tutto quello che è necessario per superare le difficoltà, anziché bugie che le convincano ad eliminarlo, fingendo che non sia tale. Se c’è un diritto sabotato oggi in Italia non è certo quello di abortire, ma quello di diventare madri. Per questo, sul solco già tracciato con recenti iniziative e misure, invitiamo il Governo ad avere coraggio e a restituire alle donne e ai loro figli il diritto di non abortire, cioè la piena libertà e sicurezza di poter attraversare le difficoltà senza dover rinunciare a nessuno». Così Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia onlus.

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