Ninive era la capitale dell’Assiria, potenza nemica che spesso oppresse Israele. Era una grande città, la malvagità degli Assiri, la loro crudeltà e violenza è testimoniata da molte fonti sia storiche che bibliche.
Giona venne chiamato da Dio a pronunciare un messaggio di ravvedimento su Ninive, ma il profeta cerca di fuggire perché non vuole che Dio possa nella sua misericordia salvare un popolo cosí malvagio.
La data del libro va collocata nel periodo che va dal 790/749 a.C., cioè durante il regno di Geroboamo II.
LA SOVRANITÀ DI DIO
Certamente uno degli aspetti che possiamo notare in questo libro profetico è la sovranità di Dio. Vi sono degli atti che il testo biblico sottolinea che sono il tentativo misericordioso di Dio di riportare Giona al centro della Sua volontà affinché potesse imparare che LA MISERICORDIA DI DIO VINCE.
Dio scatena una tempesta e la calma, Dio fa inghiottire Giona da un grande pesce mentre sta annegando, Dio ordina al pesce di restituire Giona proprio sulla spiaggia di Ninive dopo la preghiera di ravvedimento dal ventre del pesce, Dio fa crescere un ricino e lo fa morire per ammaestrare il cuore di un suo profeta.
Che meraviglioso Dio che insegue nella Sua misericordia Giona e lo ammaestra affinché possa imparare ad essere un servo fedele.
Il Signore avrebbe potuto chiamare un altro ma decide di donare a Giona una seconda opportunità.
L’ Eterno non abbandona i suoi figli e i suoi servi, li corregge e li disciplina come un padre buono fa con i suoi figli. Se noi che siamo malvagi sappiamo dare cose buone ai nostri figli quanto più il nostro Padre celeste saprá fare del bene ai Suoi figli.
DIO VINCE IL MALE CON IL BENE
Sono molte le cose che possiamo sottolineare su questo testo profetico ma oggi vorrei ricordare attraverso questa breve riflessione che vi è un arma potente che vince: la misericordia di Dio, l’amore di Dio e il bene ha il potere di vicere sul male.
Vi è una scrittura che ci ammaestra su questo principio: Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.
(Rm 12:21)
Come poteva un Dio giusto dare opportunità di ravvedimento ad un popolo malvagio come quello dei Niniviti? Con quale armi li avrebbe conquistati e vinti?
Dio li avrebbe vinti con le stesse armi con cui ha conquistato ognuno di noi: LA SUA MISERCORDIA E LA SUA STUPENDA GRAZIA.
Ricordiamoci sempre che siamo stati salvati dalla grazia di Dio e questo non viene da noi ma è il dono di Dio.
«Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta!»
(Giona 3:4)
In questo messaggio vi era tutta l’intenzione di un Dio misericordioso di dare opportunità ad un popolo malvagio di ravvedersi dai suoi peccati.
Allora pregò e disse: «O Signore , non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all’ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato.
(Giona 4:2)
Giona conosceva che Dio è misericordioso ma il suo cuore desiderava vedere il castigo di Dio più che la misericordia di Dio in azione.
DIO È DIVERSO DA NOI
Un teologo affermò che Dio è il totalmente altro, cioè è totalmente diverso dall’uomo.
Credo che questo sia vero, ma aggiungerei che nella Sua grazia ci vuole ammaestrare e trasferire il Suo cuore perché possiamo essere simili a Lui.
Questo è esattamente quello che fa con Giona, non solo lo insegue e cerca di riportarlo al centro della Sua volontà ma attraverso un’esperienza di sofferenza lo porta davanti ad una necessaria svolta nel suo cuore per donargli la capacità di pensare in una prospettiva diversa e di amare in un modo diverso.
Allora pregò e disse: «O Signore , non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all’ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?» Egli rispose: «Sì, faccio bene a irritarmi così, fino a desiderare la morte». Il Signore disse: «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito; e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»
(Giona 4: 9-11)
Che grande Dio che usa ogni cosa nella nostra vita per AMMAESTRARCI e CAMBIARCI.
CARO FRATELLO E SORELLA CHE POSSIAMO PERMETTERE A DIO DI PORTACI AL CENTRO DELLA SUA VOLONTA E AL CENTRO DEL SUO CUORE AFFINCHÉ POSSIAMO IMPARARE COSA SIGNIFICA MISERICORDIA LASCIANDO A DIO IL GIUDIZIO.
CHE ANCHE NOI OGGI POSSIAMO GRIDARE A DIO CHIEDENDOGLI UN CUORE PURO IMPARANDO A PENSARE, AMARE ED AGIRE COME LUI FAREBBE PER ESSERE SUOI TESTIMONI IN QUESTA GENERAZIONE.
Dio ci benedica
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
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