Armstrong, vedendo il pianeta Terra dallo spazio, non potè che considerare come fosse stata precisa e inverosimilmente accurata la descrizione che Giobbe fece nel capitolo 26 del libro di Giobbe.
“The thought that ran through my head was, ‘I hope the metal in this space ship is strong enough to withstand the vibration. It is more than I ever imagined that machinery could stand and still operate. I looked for the wire that is holding this earth up for a second. You can’t suddenly change from an earthling to a spaceling.'”
Il pensiero che mi attraversò la mente fu “spero che il metallo in questa navicella spaziale sia forte abbastanza per resistere alla vibrazione. E’ più di quello che potessi immaginare la resistenza della macchina e la sua possibilità ad operare. Guardai lo scenario che stava trattenendo questa terra per un secondo. Non puoi cambiare immediatamente da uno scenario terrestre ad uno celeste.”
Armstrong, fisico chimico in pensione, osservò qualcosa di estremamente impressionante che esula da tutto quello che possiamo immaginarci. Vide qualcosa che lasciava davvero basiti e toglieva il fiato.
Però Armstrong, oltre ad essere un chimico era anche un cristiano, e conosceva bene la Parola di Dio. Sapeva quello che aveva scritto Giobbe nel suo libro in merito alla Terra. Nessuno di mente stabile può concludere che Giobbe abbia potuto inventarsi certe descrizioni. Impressionante. Davvero realistico. Invitiamo il lettore a leggere il capitolo 26 di Giobbe per potere confrontare. Dio vi benedica
Gabriele Paolini – notiziecristiane.com
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