Oggi rimane il dolore e lo strazio di una bambina che aspetta sua madre, ma che in questa terra non rivedrà più, insieme a quello dei familiari e di tutta la comunità intera di Giarratana. Una rosa bianca al centro in mezzo a tante altre rosse sono state deposte davanti al luogo della tragedia che si è consumata nella Chiesa Evangelica Pentecostale di via Gulfi a Giarratana. “Una fatalità”, così hanno descritto la tragica fine della vita di una giovane mamma, la 26enne Samanta Agli.
Difficile pensare che una tragedia potesse accadere in chiesa, il luogo più sicuro di questo mondo. Solitamente le adunanze nella Chiesa Evangelica Pentecostale avvengono la sera, in giorni stabiliti dalla comunità, ma ieri mattina il caso ha voluto che la giovane si trovasse lì e che la figlia, solitamente accompagnata dalla madre a bere dell’acqua nella stanza accanto, andasse sola.Le urla della figlia mentre era in corsa la preghiera tra i 30 fedeli con la lettura della Bibbia, il cane che abbaia al guinzaglio del padrone e quest’ultimo che tenta di calmare la piccola rassicurandola: “il cane non morde” mentre la madre sempre più convinta che quell’uomo volesse rapire la sua bambina o che quel cane l’avesse morsa, continua la corsa verso la porta.
La parte di essa con il vetro, con l’urto, va in frantumi. Un pezzo di 12 cm si conficca nella gola di Samanta recidendole la carotide. Nonostante fosse ferita la donna si è avvicinata alla figlioletta per rassicurarla e la bambina le ha detto che aveva solo avuto paura perchè era passato per strada un cagnolino in compagnia del padrone. Dopo qualche secondo la donna si è accasciata a terra.
Le testimonianze dei presenti però fanno supporre che, in un primo momento, sembrava una banalità quella che si è trasformata in tragedia. La corsa, per la troppa perdita di sangue, verso la guardia medica cittadina e poi l’arrivo, in ritardo, dell’ambulanza del 118 che trasporta la giovane vittima all’ospedale “Civile” di Ragusa.
Anche gli agenti della Polizia hanno dato assistenza alla famiglia durante il trasporto della salma nell’obitorio dell’ospedale perchè alcuni dei numerosi parenti ed amici che gremivano i corridoi dell’ospedale sono stati colti da malore.
Poco dopo il decesso. La Chiesa Evangelica di via Gulfi è sotto sequestro. Il magistrato non ha ritenuto opportuno effettuare l’autopsia sul corpo di Samanta Agli, mentre le indagini della Polizia continuano. Il Dirigente della Sezione Volanti Nino Ciavola ha chiarito che al momento non sono emerse responsabilità sul decesso contro terzi. La sorella in Cristo Gesù, Samanta Agli, era orginaria di Acate. Si era sposata con un giovane di Giarratana 4 anni fa ed abitava con lui in via Vincenzo Bellini al civico 12. Il marito è un geometra che lavora per conto di una ditta di falegnameria a Ragusa.
Samanta si è subito fatta volere bene da tutto il vicinato. Era casalinga e amava suonare la pianola. Quando si è sposata aspettava già la bimba che a giugno compie 4 anni. La bimba ieri ha assistito ai fatti e fino a questa mattina cercava la mamma. I parenti hanno calmato la piccola dicendole che la mamma è in ospedale e dorme.
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