Per due giorni ti ho parlato di Gesù umile e compassionevole, ma il Salvatore del mondo, mite e umile di cuore, sapeva mostrare un volto completamente diverso, quando era necessario. Ricordi di quale episodio sto parlando, amico mio? “Vennero a Gerusalemme e Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare coloro che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi; e non permetteva a nessuno di portare oggetti attraverso il tempio. E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Ma voi ne avete fatto un covo di ladroni»” (Marco 11:15-17)
Gesù è anche capace di esprimere la sua rabbia e il suo dispiacere con forza e passione.
- Mostra la sua rabbia verso coloro che non rispettano il tempio di suo Padre; compone persino una frusta per scacciarli (Giovanni 2:15)
- È indignato per le azioni dei venditori e dei cambiavalute che insultano direttamente suo Padre (Salmi 69:9)
- È mosso da zelo per la sua casa che vede trasformata in un “covo di ladroni” (Giovanni 2:17)
Gesù soffre in questa occasione ed esprime il proprio dolore con passione. La parola “passione” deriva dal latino “passio”, che significa “sofferenza”. Passione significa quindi sofferenza, un termine che troviamo più tardi per descrivere il Suo calvario sulla croce.
Hai notato che Gesù era un uomo appassionato della sua missione, amico mio? Gesù, in quanto Salvatore dell’umanità, prese il suo ruolo molto seriamente. Non era passivo o debole, ma ci metteva tutto il suo cuore ed agiva con passione in tutte le sue opere: quando guariva, quando liberava e quando insegnava. Gesù ti ama appassionatamente. Ti incoraggio a rimanere attaccato a Lui e a rispondere al Suo amore amandolo sempre di più.
Che tu sia benedetto!
Grazie di esistere
Eric Célérier
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