Il nome di Gesù è conosciuto in tutto il mondo ed è stato conosciuto in tutto il corso della storia degli ultimi duemila anni. Fornisce ai cristiani la propria identità e nel nome di Gesù c’è “autorità”, questa autorità gli è stata “conferita” da Dio Padre(Apocalisse 1:18 “Io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli e ho le chiavi della morte e dell’Ades”), attraverso questo versetto biblico è evidente che Gesù è stato “autorizzato” a ricoprire la sua posizione infatti Egli stesso sta affermando “Io sono Colui che è autorizzato” quindi gli è stata conferita autorità direttamente da Dio Padre.
Gesù si è “guadagnato” questa autorità in quanto “morto e risorto”, la sua resurrezione testimonia che è stato trovato “giusto” e senza “difetto” agli occhi del Padre.
Prima di ascendere per sedersi alla destra del Padre, Gesù dichiarò: Matteo 28:18 “Ogni potere (autorità) mi è stato dato in cielo e sulla terra”, con questo mandato Egli delegò la Sua autorità sulla terra alla Chiesa che oggi siamo noi cristiani,quindi ogni “figlio di Dio” nato di nuovo a nuova vita ha autorità nel nome di Gesù in quanto Egli stesso c’è la lasciata dicendoci: “ Andate dunque e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo “ Matteo 28:19, ci ha fatto anche una promessa che è legata a questo suo mandato “E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto nel mio nome” Marco 16:17.
Nel mio nome.
Non ci sono dubbi che Gesù ci ha autorizzati a usare l’autorità, lapotenza che è co
Il fatto che Gesù ci ha affidati questo mandato è una condizione scritturale e lo troviamo riportato sia nei Vangeli di Matteo 28:18,20 “Poi Gesú si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen»” e sia nel Vangelo di Marco 16:17,18 “E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; prenderanno in mano dei serpenti anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi e questi guariranno»”. Questi segni soprannaturali seguiranno il Nome di Gesù e accompagnano chi crede, quindi la base essenziale è la fede. E’ un nome che ci appartiene perché Lui stesso ce lo ha voluto lasciare (Atti 4:12 “E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati”).
Gloria a Dio che il nome di Gesù ci appartiene e che in questo Nome oltre a esserci salvezza c’è molto di più in quanto racchiude tutta la potenza, tutta la maestà e tutta la gloria di sempre.
Dio Padre ha innalzato Gesù alla più alta posizione dell’universo è seduto alla Sua destra, Gli ha conferito il Nome al di sopra di ogni altro nome e Gli ha riservato onore, gloria e potenza.
Il Nome di Gesù rappresenta la Sua Persona.
Comprendere questo concetto è di fondamentale importanza per ogni cristiano affinché possa vivere nella pienezza dell’autorità che Dio ci ha conferito, perché in questa autorità si racchiude tutta la “potenza di Dio”, che è il nostro maggiore tesoro e che è presente nella nostra vita.Spetta a ciascuno di noi accettarla, è unascelta individuale fondata sulla conoscenza di tale realtà e radicata sulla fede. Se non c’è fede non ci sono risultati. Ricordiamo l’episodio del centurione fu per la sua fede che Gesù guarì il suo servo, ecco le parole con la quali gli si rivolse (Matteo 8:5,10 “Quando Gesù fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo e dicendo: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre grandemente». E Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò». Il centurione, rispondendo, disse: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché io sono un uomo sotto l’autorità di altri e ho sotto di me dei soldati; e se dico all’uno: “Va’”, egli va; e se dico all’altro: “Vieni”, egli viene; e se dico al mio servo: “Fa questo”, egli lo fa». Gesù, avendo udite queste cose, si meravigliò e disse a coloro che lo seguivano: «In verità vi dico, che neppure in Israele ho trovata una così grande fede”).
Oggi molti cristiani sono limitati nell’esercizio dell’autorità che Dio ha attribuito loro perché non comprendono la potenza che risiede nel Nome di Gesù. Forse questa cosa ti potrà sorprendere ma dato che non capita spesso di sentire dei messaggi o degli insegnamenti sul tema del Nome di Gesù questo articolo vuole essere un modo di raggiungerti e di trasmetterti tale insegnamento sul quale, ovviamente, bisogna avere il giusto discernimento scritturale dato che oggi ci sono molti pastori e leader che ne fanno un “abuso” ovvero un uso scorretto, nel senso che vanno oltre a quello che è il criterio biblico.
Concludo ribadendo la fondamentale importanza che è contenuta nel Nome di Gesù per salvare, guarire e liberare; unita all’autorità che possediamo di usare questo Nome, sono due verità essenziali che tutti i cristiani dobbiamo conoscere e ne dobbiamo acquisire consapevolezza della potenza e autorità che possediamo nel Nome meraviglioso e potente di Gesù.
Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com
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