Chi come me ha bisogno di riflettere costantemente sulle lettere di Paolo troverà momenti di riflessione su un verso: “il quale ci ha anche reso ministri idonei del nuovo patto, non della lettera, ma dello Spirito, poiché la lettera uccide, ma lo Spirito dà vita.” (2° Corinzi 3:6).
Anziché eliminare la Legge, GESÙ l’ha “riempita” mettendo quello che era mancante. Cosa mancava? Mancava l’intendimento vero che DIO aveva originariamente inteso. La Legge era stata data in una forma, quella scritta, e gli ebrei avevano badato alla lettera cadendo nel legalismo; ma ora con GESÙ sarebbe continuata in una nuova forma, nella sua forma più perfetta. EGLI portò la Legge all’apice e la condusse verso il “nuovo patto” in cui Dio scrive la sua santa Legge nella mente e sul cuore del suo popolo. “Questa sarà l’alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo.” (Geremia 31:33).
Ancora oggi siamo qui a voler capire che cos’è la cosa nuova di cui parlava DIO nell’Antico Testamento e che Gesù è venuto per rivelare, stiamo ancora qui a fare dei nostri ragionamenti su cosa fare e cosa è giusto fare, ma io una cosa sola so, che GESU’ mi stupirà sempre con una cosa “NUOVA”; e non basta capire una volta sola: essendo nuova, è sempre da capire. Sta qui la profezia vivente. Non basta dire: ho capito il progetto di DIO, adesso devo attuarlo, il progetto di Dio è sempre da capire, per cui le cose che oggi faccio dovranno sempre essere aperte al Nuovo.
Gesù ha condotto una vita perfetta: la Sua umiltà, la Sua compassione, la Sua totale donazione di Se stesso agli altri, ed è a dir poco, esemplare. Egli, però, non è venuto per essere solamente un esempio di vita pura, ma a donarci una vita nuova, e di solito non aveva timore di anticipare eventi futuri che riguardavano una correzione del pensiero attuale. Gesù di fronte alla donna adultera usa molta “delicatezza“, avrebbe potuto lasciarla lapidare, avrebbe potuto lapidarla a parole, invece, le dice: “Neanch’io ti condanno; va e d’ora in poi non peccare più”. Gesù ci esorta, dunque, ad aprire i nostri orizzonti, andando oltre la casistica e guardando alla grandezza dell’amore, usando comprensione e misericordia per la debolezza umana, senza però mai scendere a compromessi con la Verità.
Dobbiamo chiederci in ogni occasione: “Che cosa farebbe Gesù?”, senza tralasciare di essere più coraggiosi nell’agire, perché se vogliamo seguire il suo esempio e seguire i Suoi passi, dobbiamo cercare di fare le stesse cose, secondo l’esempio che ci ha dato. Egli vinse il mondo tenendo sotto controllo ogni passione e si elevò dal piano carnale per vivere e camminare secondo la guida dello Spirito. Quale meraviglioso esempio da seguire! DIO ci benedica.
Luigi Mandile | Notiziecristiane.com
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