Diritti e inclusione. Per il Parlamento Europeo valgono per tutti, tranne che per milioni di cristiani (e miliardi in tutto il mondo) che possono essere discriminati, sbeffeggiati e offesi.
Succede proprio all’Europarlamento di Bruxelles, dove da oggi e fino al 5 maggio, è stata installata una “mostra” blasfema che ritrae, tra le varie immagini, la figura di Cristo attorniamo da discepoli in abiti sadomaso, oltre che a una coppia gay che, a letto, inscena il simbolo di una croce. Tra le altre immagini oscene svariati uomini e donne nude e in atteggiamenti sessualmente espliciti.
L’iniziativa blasfema è stata pensata e proposta per “celebrare” i “diritti” di inclusione in particolare del mondo Lgbt e per festeggiare l’avvio del semestre europeo a guida svedese. Una blasfemia che non conosce vergogna tanto che la mostra è stata addirittura pubblicizzata con una mail firmata dal deputato europeo Malin Bjork del Partito della sinistra svedese per promuovere una mostra organizzata da The Left, appunto il suo partito all’europarlamento.
«Carissimi – recitava la missiva – in occasione della presidenza svedese del Consiglio europeo, ho invitato l’artista fotografica Elisabeth Ohlson a mostrare alcune delle sue opere. Tutti i pezzi che ha scelto per questo spettacolo hanno un tema LGBTQI o altrimenti inclusivo, dei diritti umani».
E i diritti dei credenti? E il rispetto di milioni di fedeli cristiani? Dove finiscono?
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