Gerusalemme, aperta la tomba di Gesù per scoprire la forma originaria del Santo Sepolcro

terra_santa_-_santo_sepolcro_lavoriUn team di ricercatori dell’università di Atene ha rimosso per tre giorni la lastra del Santo Sepolcro, studiando il materiale di riempimento. Un evento atteso da decenni e che permetterà di analizzare la “superficie originale” della roccia su cui è stato deposto il corpo di Cristo. Intanto proseguono i lavori di restauro dell’Edicola, fine dei lavori prevista per marzo 2017.

Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Per la prima volta in oltre due secoli è stata riaperta la tomba di Gesù, il luogo in cui – secondo la tradizione – è  stato deposto il corpo dopo la crocifissione. La lastra sepolcrale è stata rimossa per tre giorni, nel contesto dei lavori di restauro in atto all’interno della basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. P. Samuel Aghoya, responsabile armeno del luogo santo, parla di evento “eccezionale” perché l’ultima apertura risaliva al 1810. E, andando indietro nel tempo, vi sarebbe stato solo un ulteriore precedente nel 1555.

Per ricercatori, archeologi ed esperti si tratta di un evento storico, atteso da decenni. Lo studio dell’Edicola del Santo Sepolcro e del letto di roccia permette infatti di riscoprire “la forma originaria” del sepolcro e cogliere “l’identità” di quello che è considerato “il sito più sacro della cristianità”.

Fredrik Hiebert, archeologo della National Geographic Society, conferma la sorpresa degli esperti che “rimossa la lastra di marmo” hanno trovato “al di sotto una grande quantità di materiale di riempimento”. L’esperto aggiunge che “servirà del tempo per portare a termine tutti i rilevamenti scientifici”, ma alla fine “saremo in grado di osservare la superficie originale di roccia su cui, secondo la tradizione, fu deposto il corpo del Cristo morto”.

I lavori di restauro alla basilica del Santo Sepolcro si dovrebbero concludere entro la fine di marzo 2017, alla vigilia delle celebrazioni per la Pasqua. In ogni caso il luogo sacro resterà aperto ai visitatori e ai pellegrini per tutto il periodo, anche se parte dell’Edicola è coperta a causa delle impalcature.

I restauri – resi possibili da un accordo fra le tre denominazioni cristiane – greco-ortodossi, latini e armeni – riguardano soprattutto la piccola struttura al centro della rotonda la cui stabilità era assicurata da rinforzi metallici che, secondo le ultime rilevazioni, non sarebbero più sufficienti. I lavori sono finanziati tanto da enti pubblici che da contribuenti privati.

La basilica del Santo Sepolcro è stata edificata dall’imperatore romano Costantino nel 325 d.C. grazie ai ritrovamenti dei luoghi ad opera di sua madre Elena. Nei secoli è stata semidistrutta e riedificata ed è una delle mete più visitate e venerate dai pellegrini di Terra Santa. Al suo interno è situato il luogo in cui sono state deposte le spoglie di Gesù dopo la morte in croce. Da mesi un team di ricercatori greci è al lavoro per il restauro del luogo sacro.

Da: Asianews.it

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