Gerusalemme – La Fondazione Musulmana di al-Aksa (Wakf), una organizzazione dei Beni Culturali, accusa Israele del crollo dell’area di Bab as Silsila, sul lato occidentale della Moschea di al-Aksa, sul Monte del Tempio.
L’organizzazione accusa Israele di “Preparare la strada per a demolizione dellaMosche di al-Aksa, con la realizzazione di nuovi insediamenti e lo scavo di decine di tunnel. E’ quanto riferisce l’agenzia stampa turca Anadolu news agency. “Il crollo ha prodotto una profonda buca” riferisce all’agenzia Cum’a Usayle, un testimone. “E’ in pericolo la Mosche di al-Aksa,e mette specialmente in pericolo donne e bambini”.
Secondo Usayle sarebbe il secondo crollo negli ultimi cinque anni. Israele è responsabile della sicurezza del sito, mentre la Wakf si occupa dell’amministrazione quotidiana. Sebbene si tratti del sito del Primo e del Secondo Tempio, sul Monte del Tempio è permessa pregare solo ai mussulmani . Molti partecipano alla preghiera del venerdì nel Duomo della Roccia.
Archeologi israeliani hanno a lungo lamentato il fatto che la Waqf ha permesso la distruzione di manufatti del periodo del Primo e Secondo Tempio al fine cancellare le prove della relazione degli ebrei con l’area.
All’ingresso del Monte del Tempio, un un cartello della Waqf recita: ” Il cortile dellaMoschea di Al-Aqsa e tutto ciò che contiene è proprietà islamica”.
Da buonanotizia.org
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