Gelosia: protezione divina

Leggendo il capito 3 del di Sofonia, ho gustato delle parole meravigliosamente potenti.

“Prorompi in grida di gioia, o figlia di Sion! Alza grida d’esultanza, o Israele! Rallegrati ed esulta con tutto il cuore, o figlia di Gerusalemme! Il SIGNORE ha revocato le sue condanne contro di te, ha scacciato il tuo nemico. Il Re d’Israele, il SIGNORE, è in mezzo a te, non dovrai più temere alcun male. Quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, o Sion, le tue mani non si indeboliscano! Il SIGNORE, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore, esulterà, per causa tua, con grida di gioia”. Sofonia 3:14-17
Analizzando il contesto di questo capitolo vediamo che Sofonia profetizza il castigo di Gerusalemme per i propri peccati: i suoi capi, giudici, profeti e sacerdoti erano corrotti e non si fidavano del Signore, e non ascoltavano la sua Parola. In primo luogo Sofonia profetizza riguardo la giustizia divina ed in seguito parlerà delle benedizioni future.
Il popolo di Dio è chiamato a gridare di gioia, ad esultare.

In questi passi ci sono almeno tre motivi per gioire:
Il primo motivo è perché il Signore ha tolto la condanna che gravava sul suo popolo
Il secondo motivo è perché ha scacciato i nemici del suo popolo
Il terzo motivo è perché il Signore è in mezzo al Suo popolo e il popolo non dovrà temere nessun male

C’è un invito ricco di speranza, di compassione. Un invito che procede dal cuore di Dio verso il suo amato popolo: “le tue mani non si indeboliscano! Il SIGNORE, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore, esulterà, per causa tua, con grida di gioia”

“Le tue mani non si indeboliscano…” è come se stesse dicendo…Coraggio…non mollare proprio ora…manca poco…
Non mollare perché Dio è in mezzo a te come un potente che Salva.
Dio è all’opera, non temere… lui sa cosa ti aspetta…non mollare… “sì rallegrerà con gran gioia a causa tua…” lui sa cosa sta per fare, non mollare, lui vede già la ricompensa del tuo tener duro.

“sì acqueterà nel suo amore…” Dio è amore e ti ama in un modo incredibile. I sentimenti di Dio si devono acquetare, cioè appagare, devono essere soddisfatti, Dio non andrà mai in conflitto con se stesso…farà di tutto affinché questo sentimento di amore verso di te sia pieno, appagato, soddisfatto. E lui guardando al futuro dice che Egli stesso si acqueterà nel suo amore PER CAUSA TUA. Cioè la manifestazione del suo amore andrà a buon fine. Riuscirà nel suo intento!

Dio ci ama in un modo che facciamo fatica a comprendere.

Queste promesse di benedizione Dio le dichiara mentre il popolo era nel peccato!
Non ha benedetto un popolo che meritava la sua benedizione, stava benedicendo un popolo peccatore, insensibile, dal collo duro, che non ascoltava le sue parole.
Dio prova una profonda gelosia per il suo popolo.

Il passo prima di queste benedizioni dice: “… poiché tutta la terra sarà divorata dal fuoco della mia gelosia”.
Quello che il popolo stava passando era frutto della protezione divina, e questa PROTEZIONE si chiama “GELOSIA E MISERICORDIA”.

Se il popolo non fosse stato coperto dalla gelosia divina, sarebbe stato completamente distrutto.
Questo riguarda in modo particolare il popolo di Dio, Israele, e noi?

NON LASCIARTI INDEBOLIRE, non perdere la speranza, continua a confidare in Dio!

Dio è lo stesso Dio ieri, oggi e in eterno.
L’apostolo Paolo dirà: “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” Romani 5:8
Esattamente come il popolo d’Israele ricevette promesse future mentre viveva nel peccato, così per noi OGGI, Cristo è morto per noi, mentre vivevamo ancora in una vita di peccato lontano da Dio.
Cristo è morto sulla croce, al terzo giorno è risorto, per dare all’umanità la possibilità di credere nella sua divinità e nel suo sacrificio, ed ottenere la salvezza dell’anima e la vita eterna.

Nel capitolo 3 di Sofonia leggiamo le categorie delle persone verso le quali le benedizioni erano rivolte:

– Io raccoglierò quelli che sono nel dolore v. 18
– Coloro che vivevano lontano dalla fratellanza v.18
– Coloro che vivono in uno stato di vergogna v.18
– Salverò la pecora che zoppica v.19
– Raccoglierò quella che è stata cacciato via, coloro che sono stati rigettati, allontanati v.19

Questo riguardava solo il popolo d’Israele?

L’apostolo Pietro parlando di Gesù dirà: “Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno. Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente; egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti. Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime.” 1 Pietro 2:22-25
Cristo è morto per me e te perché ci ha visti smarriti come pecore senza pastore e le nostre anime erano incustodite, non erano protette, perché solo lui è il guardiano dell’anima.
GUARDIANO è tradotto anche con CUSTODE, VESCOVO colui che sovrintende, che sorveglia, solo Gesù ha il potere di custodire la nostra anima, di guardarla, di proteggerla.

Ritornando al nostro testo iniziale:
“Non temere, o Sion, le tue mani non si indeboliscano! Il SIGNORE, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un potente che salva”
Coraggio, va avanti Dio è con te, egli vigila sulla tua anima, egli custodirà la tua anima, non si darà riposo fino a quando starai al sicuro.
Dio si acqueterà nel suo amore a causa tua. Non mollare, Dio è al lavoro per te!

Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com

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