Roma (NEV), 13 ottobre 2023 – Un avviso di evacuazione dal Nord e dal Centro della Striscia di Gaza sarebbe arrivato nella notte sui telefoni di tutte le persone residenti nella zona. Secondo le notizie, l’ultimatum è fissato alle 14, ora locale, di oggi 13 ottobre. Pare che anche le Nazioni Unite abbiano ricevuto la stessa comunicazione, affinché tutto il personale e le strutture, comprese scuole e ospedali, siano evacuate. C’è chi parla di propaganda, mentre i bombardamenti continuano da cinque giorni. Migliaia i morti, da entrambe le parti, in una serie di vendette successive che non sembrano avere fine.
Di fronte a questo scenario, le reazioni della Comunità internazionale e degli organismi religiosi si susseguono di ora in ora con appelli e preghiere. Anche le chiese americane e il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) hanno rilasciato diverse dichiarazioni.
Chiese americane: cessare il fuoco e liberare gli ostaggi
La Chiesa unita di Cristo (UCC USA) e la Chiesa cristiana (Discepoli di Cristo), negli Stati Uniti, sono ad esempio fra le 27 chiese e agenzie cristiane che hanno inviato una lettera ai membri del Congresso. La lettera, nel contesto della guerra in corso in Israele/Palestina, esorta il Congresso a:
Chiedere pubblicamente il cessate il fuoco, la de-escalation e la moderazione da parte di tutte le parti.
Dare priorità alle misure per garantire il rilascio immediato degli ostaggi e garantire la protezione internazionale per i civili.
Invitare tutte le parti a rispettare le leggi di guerra, comprese le convenzioni di Ginevra e il diritto internazionale.
Nella lettera, fra l’altro, si legge: “Cari membri del Congresso, abbiamo assistito con tristezza alla devastante perdita di vite umane in Israele e nei territori palestinesi occupati negli ultimi giorni. Come denominazioni e organizzazioni ecclesiastiche, con profondi legami con la Terra Santa, piangiamo con i nostri fratelli israeliani e palestinesi mentre piangono la perdita dei loro cari e continuano a temere violenze continue. Ribadiamo il nostro impegno per un futuro in cui sia gli israeliani che i palestinesi possano vivere in pace, sicurezza e con diritti umani per tutti. Condanniamo inequivocabilmente gli attacchi di Hamas e il trattamento violento dei civili e chiediamo l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi. Condanniamo anche la risposta indiscriminata e violenta di Israele che ha già causato centinaia di vittime civili. La decisione del governo israeliano di interrompere elettricità, acqua e carburante avrà un impatto disastroso su milioni di civili a Gaza, tra cui oltre un milione di bambini, specialmente quelli che hanno bisogno di cure mediche immediate”.
CEC: Serve un nuovo approccio
Il CEC, da parte sua, ha invitato la comunità internazionale a “riconoscere la necessità di un nuovo approccio con l’obiettivo finale di una giusta coesistenza”, ha dichiarato il Segretario Generale, pastore Jerry Pillay. “Il processo di pace ha fallito per entrambi i popoli, sia palestinese che israeliano – ha detto – La storia ci ha insegnato che gli accordi di sfruttamento che creano una parvenza di pace non resistono alla prova del tempo e portano a spargimenti di sangue come quelli a cui stiamo assistendo proprio ora”.
A nulla sono servite le molte dichiarazioni delle Chiese di Gerusalemme, nel corso dell’ultimo anno, per ottenere un approccio basato sulla giustizia e sull’equilibrio storico-religioso, in assenza del quale non può che sfociare violenza.
“Il nostro appello è che si stabilisca chiarezza riguardo ad un futuro costruito sulla giustizia invece che sul potere militare, in cui il diritto internazionale sia applicato in modo coerente e senza parzialità. Dobbiamo reimmaginare una pace sostenibile per la regione, una pace che possa resistere alla prova del tempo – ha concluso Pillay –: Al centro di tale pace ci siano l’uguaglianza e la giustizia. Speriamo e preghiamo che il nostro appello venga ascoltato e che i palestinesi, gli israeliani e l’intero Medio Oriente trovino una nuova strada verso la pace”.
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui