«Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ripiomba nelle sue posizioni ideologiche a favore della dottrina Lgbtqia+, che nulla hanno di “civiltà” e niente hanno a che fare con il doveroso rispetto da garantire a tutte le persone quale che sia il loro orientamento sessuale. Fu infatti proprio Lagalla, nel 2022, a finanziare con ben 15mila euro il Gay Pride parlemitano che, tra i tanti libri gender proposti, aveva anche il volume “Maschio Femmina. L’importanza di essere chi vuoi tu” per bambini dai 4 anni in su. E fu sempre Lagalla, nonostante la contrarietà del vicesindaco Carolina Varchi, che nel 2023 patrocinò il Pride di Palermo che fu una vera e propria vetrina, con tanto di video e foto a testimoniarlo, per chiedere di legalizzare pratiche come utero in affitto, matrimonio egualitario, adozioni per coppie dello stesso sesso, fluidità sessuale e indottrinamento gender nelle scuole per bambini e adolescenti. Nessuno è contro le persone. Ogni persona ha la sua dignità che va protetta, ma le “sensibilità” di cui parla Lagalla sono in realtà richieste ideologiche ben precise che vanno contro la famiglia, i bambini e la libertà educativa dei genitori, tutti valori che un rappresentante dell’UdC e del centrodestra dovrebbe difendere». Così Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus
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