Fratelli appassiti

Questa testimonianza è tratta da un video e viene riportata scritta. È un servizio che svolgo da tempo ed è rivolto particolarmente alle persone audiolese.
Quando le foglie diventano giallastre basta un po’ di vento e queste volano via dall’albero.
Testimonianza del Pastore Valerio Mungai
Io mi sono convertito e accettato il Signore Gesù nella mia vita esattamente quando ho fatto il militare nel lontano 1978. Ero appena convertito al Signore, oh, che bello quando siamo appena convertiti, che meraviglia.
Stavo nel mio ufficio da dattilografo militare e stavo insieme ai miei colleghi militari. Io testimoniavo a tutti, avevo una voglia è una forza di parlare sempre del Signore. Raccontavo la mia esperienza con Gesù, la pace soprannaturale che avevo, del mio cambiamento di vita che stavo facendo.
Un giorno stavo lavorando e stavo da solo nel mio ufficio quando all’improvviso si spalanca la porta in modo molto violento ed entra in quel momento un Sergente Maggiore. Era bassino ed era napoletano, una sigaretta in bocca di traverso, il basco tutto calato e poi fissandomi mi punta il dito e mi fa, in napoletano: “Tu tiene ‘o diavule” (Tu hai il diavolo). Poi si gira e se ne va ribattendo la porta. Restai basito manco lo conoscevo a questo Sergente. Io avevo il diavolo mi disse. Io ero appeno convertito al Signore ma cosa gli ho fatto per venirmi ad offendere così?
Poi il Signore mi fece ricordare che anche a Lui gli dissero che aveva un diavolo.
Passò una settimana e un’altra volta ero solo in ufficio quando si apre la porta sempre con violenza, era un’altra volta lui: il Sergente Maggiore! Pensai fra me e me: “Questo adesso mi mena”. Invece no, venne alla mia scrivania dove c’era una sedia, si siede, si toglie il cappello, mi guarda e si mette a piangere. Le domandai: “Sergente ma perché piange?!”. E questo Sergente, questo ragazzo perché era un ragazzo mi dice: “Sai perché piango?, perché un giorno io ero come te, si io accettai Gesù e nel mio paese eravamo in due io e un vecchietto e tutti ci perseguitavano, tutti ci parlavano contro. Poi un giorno mi sono stancato e scelsi la carriera militare. Me ne andai dalla chiesa, mi sono staccato; lasciai anche il Signore ma senza rinnegarlo mai. Ho fatto cose che non volevo fare, ho preso il vizio del fumo…. adesso piango, perché io ero come te!”.
Allora io nella mia semplicità di credente appena nato gli dissi “Sergente non pianga, lo sa che il Signore lo ama ancora? E che Gesù lo può perdonare?”.
Gli dissi poche parole e lui fu educato e mi ringraziò, si alzò e se ne andò. Era come quella foglia appassita, staccata dall’albero e volata via.
Due anni dopo mi arriva una lettera, perché a quel tempo non esistevano i cellulari e altri similari. La lettera diceva questo: “Caro fratello Valerio, sono Vincenzo Cuomo il Sergente Maggiore, ti ricordi di me? Adesso frequento la chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale del mio quartiere; il Signore mi sta molto benedicendo, mi ha battezzato con il Suo Santo Spirito…” E poi finisce con tutta una serie di benedizione per me che non vi dico. E io dissi: “Signore ma quanto sei Grande…”. Colui che mi aveva detto che ero indiavolato adesso mi benedice, alleluia!
Dopo tantissimi anni dal 1978 che incontrai questo Sergente Maggiore Vincenzo Cuomo mi è capitato un episodio. L’anno scorso nel 2023 vado a Castellammare di Stabia dal fratello Giuseppe Scarallo, mi aveva invitato a predicare nella sua chiesa. Alla fine del culto venne da me una ragazza e mi disse: “Fratello Valerio ho trovato a casa mia un libretto della Epistola di Giovanni con una tua dedica a mio padre”. “Che!! gli dissi, fammi un po’ vedere, ed era proprio la mia firma di quando ero un giovanotto, avevo 20 anni. Chiesi, com’è che c’è l’hai tu questo Vangelo di Giovanni con la mia firma?” e lei con voce bassa mi disse: “Era del mio papà!” “Di tuo papà le chiesi! E chi era il tuo papà?” “Il mio papà era Vincenzo Cuomo” “Vincenzo Cuomo chi: il Sergente?” “No il Capitano! Qui c’è mia madre, mia sorella è tutta la famiglia”.
“Scusa, tu mi stai dicendo che Vincenzo Cuomo è tuo padre??”.
Ho sentito come un colpo al cuore! L’ex Sergente Vincenzo Cuomo adesso Capitano, ha messo su famiglia, ha due belle figlie che seguono Gesù così come la moglie. Il Signore a Vincenzo se le portato a casa forse troppo giovane ma a lasciato una bella testimonianza. E per me si è chiuso come un cerchio. “Tu c’hai un diavolo” mi disse… E ora, tutta la tua famiglia seguono le orme del padre e del marito.
Carissimi lettori, sappiate che fratelli appassiti c’è ne sono in giro. Ma tu ricorda che puoi essere una salvezza per loro!
Il Signore Gesù ci benedica!
AMEN!
Dio ci benedica!
Francesco La Manna
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook