FRANCIA: LIONE NON DIMENTICA HEVRIM KHALAF

Manca poco ormai al quinto anniversario del brutale, barbaro assassinio della femminista e pacifista curda Hevrim Xelef (Hevrin Khalaf, 15 novembre 1984 – 12 ottobre 2019). Massacrata per mano delle bande mercenarie-jihadiste filo-turche a Tirwazî (tra Soulouk e Tall Tamer/Girê Sipî) sull’autostrada M4.

E giustamente non sarà ricordata solo in Rojava e nel resto del Kurdistan, ma dovunque permanga un briciolo di dignità umana e di amore per la libertà e la giustizia.

In Francia per esempio. L’11 ottobre 2024, alle ore 18, nel Municipio del 7°arrondissement di Lione, la militante curda verrà ricordata in una cerimonia organizzata dall’associazione Amitiés Kurdes de Lyon et Rhône Alpes.

Già nel luglio 2021 il consiglio comunale di Lione (all’unanimità, in collaborazione con l’associazione Amitiés Kurdes de Lyon) prendeva l’iniziativa di dedicare una piazza del 7° arrondissement a Hevrin Khalaf. Qui il 21 settembre 2021, all’angolo tra rue Salomom Reinach e rue de Marseille (quartier de la Guillotiére), in settembre venne inaugurata la piazza e posta la targa commemorativa con la scritta “place Hevrin Khalaf”. Per la prima volta in Francia.

Alla cerimonia di scoprimento della targa à la mémoire, oltre a una folta delegazione della comunità curda, avevano presenziato molte autorità locali.

Tra cui il sindaco di Lione Grégory Doucet, la Vicensindaco Sonia Zdorovtzoff (Déléguée aux Relations, à la coopération et à la solidarité internationales) e Fanny Dubot, sindaco del 7à arrondissement. Prendevano la parola anche Alexandre Koroglu (presidente di Soleil Rouge – Roja Sor France) e il rappresentante in Francia del Rojava, Khaled Issa.

Alla cerimonia era seguita l’inaugurazione dell’esposizione “Hevrin Khalaf, sa vie, ses combats”, realizzata dall’ONG umanitaria franco-curda Soleil Rouge – Roja Sor France in collaborazione con l’associazione Amitiés Kurdes de Lyon.

Altre due targhe commemorative venivano poste sui candélabres della piazza e una terza veniva donata alla mamma di giovane martire curda.

Chi era Hevrin Khalaf ?

Nata in Siria, militante per i diritti delle donne, era membro della direzione del Consiglio democratico siriano, braccio politico dell’alleanza tra forze curde e arabe nella lotta contro lo Stato islamico.

Nel 2018 aveva partecipato a Raqqa alla costituzione del partito “Avvenire della Siria” (Future Syria Party, considerato di “centro-sinistra”) divenendone preso segretario generale. Un partito che riuniva arabi e curdi nel comune progetto di una Siria democratica, pluralista, decentralizzata. Per “un Medio Oriente laico e democratico, pacifista e femminista”, come lei aveva spiegato innumerevoli volte.

I suoi carnefici, dopo averla violentata e lapidata, finendola con un colpo sparato in testa, avevano calpestato e preso a calci il cadavere. Filmando le scene orribili per poi metterle in rete.

Ucciderla non bastava evidentemente. Il corpo martoriato della donna (così come era accaduto con quello di tante militanti e guerrigliere curde uccise dalle bande jihadiste o dai militari turchi) doveva diventare un monito per tutte quelle donne che hanno osato rivoltarsi contro il patriarcato e il fondamentalismo religioso.

Va poi ricordato che all’epoca dell’inaugurazione di place Hevrin Khalaf, nel 2021, il clima a Lione per la comunità curda era carico di tensione a causa delle provocazioni di appartenenti al gruppo ultranazionalista turco dei “Lupi grigi”. Per esempio il 4 aprile la sede di un’associazione culturale veniva assaltata con un bilancio di quattro feriti tra i curdi presenti. Senza dimenticare che nello stesso periodo incidenti simili avevano colpito anche la comunità armena. Sappiamo inoltre che con ogni probabilità in Francia, oltre ai “Lupi grigi”, hanno agito anche i sicari dei Servizi di intelligence turchi (il MIT) assassinando numerosi militanti curdi.

Ragion per cui la cerimonia prevista per l’11 ottobre 2024 nel Municipio del 7°arrondissement di Lione, quando la militante curda verrà ricordata, acquista un significato ulteriore.

Gianni Sartori

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