Le follie che appaiono su Facebook non fanno più notizia, ma questa, dopo i due episodi di Agosto, ha dell’incredibile! Non è nota l’identità della donna, forse la madre, che, in casa, punta una pistola contro un bambino di pochi anni che ha in braccio e lo fa con un sorriso sul volto mentre guarda verso la macchina fotografica, non è una persona normale. Ma la sua foto è apparsa lo stesso su facebook.
I criminali che usano facebook per adescare minorenni da violentare usano facebook, Un killer che uccide la moglie davanti la sua bambina e posta le foto su facebook con un saluto finale ai suoi amici anche questo è facebook. Ma c’è anche un popolo che usa facebook per fini positivi, anche noi di notiziecristiane.com usiamo facebook per fini propositivi, anche la stragrande maggioranza di voi usa facebook per fini edificanti, ma il è punto è saper riconoscere il bene dal male, l’amico dal nemico.
I criminali che usano facebook per adescare minorenni da violentare usano facebook, Un killer che uccide la moglie davanti la sua bambina e posta le foto su facebook con un saluto finale ai suoi amici anche questo è facebook. Ma c’è anche un popolo che usa facebook per fini positivi, anche noi di notiziecristiane.com usiamo facebook per fini propositivi, anche la stragrande maggioranza di voi usa facebook per fini edificanti, ma il è punto è saper riconoscere il bene dal male, l’amico dal nemico.
Da questo punto di vista , noi cristiani sappiamo bene che non siamo soli, sappiamo bene chi vive accanto a noi! Questo è di certo un punto di partenza, dobbiamo ricordarci che la vita cristiana consiste nel fare il bene (cfr. Romani 2:7; Galati 4:18; 2 Tessaloniciesi 3:13). Ma a volte, abbiamo la tendenza a dimenticarlo! Immersi nel solito tran tran, viviamo una vita frenetica, molto spesso prediligiamo un amicizia fredda via facebook con amici sconosciuti che una vita sana fatta di contatti umani e opere edificanti che ci gratificano; eppure, ci ricorda l’apostolo Paolo, noi siamo chiamati a vivere la vita cristiana, la quale è un meraviglioso intreccio di fede ed opere buone.
Se consideriamo la vita cristiana come un compito noioso, penoso, da portare avanti con sforzo, noi insultiamo Dio, perché la sua Parola ci esorta del continuo a fare il bene. Abbiamo dimenticato l’essenza stessa di questa vita. La vita cristiana è vera vita, la sola che meriti di essere chiamata vita, la sola giusta, santa, pura e buona. Consideriamo il mondo nel suo peccato e la perdizione che ci attendeva e comprendiamo il nostro privilegio. Stiamo avanzando nella corsa più gloriosa che un essere umano possa immaginare e vivere. Percorriamo la strada più nobile del mondo, anche se dobbiamo passare per prove e tribolazioni. Non abbassiamo la guardia quando siamo su facebook, bensì muoviamoci con cautela, sapendo che le astuzie del nemico sono dietro l’angolo.
Cosa sta succedendo in rete? Nella foto, di sopra, apparsa per la prima volta sull’account Facebook di un utente argentino viene ritratta in una fotografia una giovane, forse la madre del piccolo, di cui non ci conosce l’identità. A parte questo non si sa nient’altro della provenienza dei due protagonisti dello scatto. Non si sa neppure se l’arma puntata contro il bambino sia vera o solo un giocattolo. Ma dopotutto poco importa: “Un bambino può rimanere traumatizzato per questo”. Ad Agosto altri due casi che sanno d’incredibile: Uno a Milano, dove un 26enne aveva adescato online una ragazzina giovanissima su Facebook portandola poi in un albergo che sarebbe stato “frequentato da altre minori”. Meno male che ad avvertire la Polizia sono stati i genitori della vittima, che sono riusciti a salvare la figlia dalle mani del maniaco depravato.
Invece, negli USA, sempre con facebook è successo qualcosa di più tragico. Un uomo di Miami ha ucciso la moglie e ha postato su Facebook le raccapriccianti immagini del delitto compiuto, quindi è andato a consegnarsi alla polizia. A riferirlo direttamente gli agenti che, una volta recatisi nella abitazione dei due, hanno trovato il corpo della donna. Nell’abitazione, c’era ance una bimba di 10 anni, grazie a Dio rimasta illesa. L’uomo sulla sua pagina del social network aveva postato la foto della donna, con indosso una t-shirt e pantaloni neri, riversa sul pavimento della cucina con sangue su un braccio e sul volto. Sotto, campeggiava la scritta “R.I.P. Jennifer Alonso” l’abbreviazione di “rest in peace”, riposa in pace.
Il profilo è stato poi cancellato da Facebook, ma quando le immagini del cadavere della donna erano già state condivise da centinaia di persone. Inquietante, quanto la foto stessa, è il messaggio con cui Medina confessava l’omicidio: “Sto per andare in prigione per tutta la vita. Mi mancherete amici di Facebook e avrete mie notizie in tutti i telegiornali. Mia moglie mi picchiava e non avevo più intenzione di sopportare una vita di abusi”.
Fratelli e sorelle in Cristo Gesù, facciamo attenzione per vostri figli, fratelli e amici quando sono al computer…dentro il PC si nascondono maniaci, depravati e tante insidie e tante macchinazioni del diavolo! …Utilizzare il computer per il Signore, per studiare o per crescere in opere e scienza è sicuramente edificante, ma quando si visitano siti, solo per il gusto della curiosità o si naviga per il gusto di una scoperta giovanile o per sentirsi grande…lì c’è l’avversario, padrone del mondo, pronto ad ammaliarli e a conquistarli!
Facebook, come altri Social Nerwork, è uno straordinario strumento di comunicazione che può essere costruttivo o distruttivo; ovviamente tutto dipende dall’uso che se ne fa’. Senza ombra di dubbio, nei due casi che abbiamo proposto sopra questo strumento di comunicazione è stato molto distruttivo.
Per i cristiani, che hanno fede e timore di Dio è un mezzo per evangelizzare (2°Timoteo 4:1), conoscersi, condividere esperienze, e scambiarsi un momento di amore fraterno. Mentre, per quelli che hanno solo l’etichetta di Cristiani, troppe volte è usato per dispute inutili e distruttive, affrontando divergenze dottrinali, culturali se non addiritutra “disagi” , anche all’interno delle comunità.
E’ giusto ricordare, quindi, che non siamo soli, il mondo, e non solo, ci guarda e giudica. “Non riescono a mettersi d’accordo, cosa vogliono insegnarci?” Certamente, lo sappiamo, non siamo tutti uguali e questo, sicuramente, fino a quando staremo su questa Terra. Ma è necessario imparare a tollerare le nostre diversità, sapendo che se siamo figlioli di Dio non è per la nostra intelligenza, o capacità umane, ma per grazia. (Grazie Gesù, che sei morto per noi, hai vinto per noi!)
Non esistono chiese perfette, ma esiste un Dio perfetto. Oh! Quanto è meravigliosa la chiesa di Cristo lavata con il suo prezioso sangue.
Ognuno vada avanti secondo la visione e conoscenza che ha ricevuto, avendo come obiettivo: Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura, Marco 16.15.
Non esistono chiese perfette, ma esiste un Dio perfetto. Oh! Quanto è meravigliosa la chiesa di Cristo lavata con il suo prezioso sangue.
Ognuno vada avanti secondo la visione e conoscenza che ha ricevuto, avendo come obiettivo: Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura, Marco 16.15.
Pietro Proietto
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