“Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo… Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che v’asteniate dalla fornicazione” (1 Cor. 6:18; 1 Tess. 4:3), dice la Scrittura. A Gerusalemme, una delle cose da cui lo Spirito Santo impose ai Gentili di astenersi fu la fornicazione (cfr. Atti 15:20).
La fornicazione è la relazione carnale illecita tra un uomo e una donna non sposati; quindi è fornicazione anche la relazione carnale tra due fidanzati che ancora non si sono sposati. E’ fornicazione perché Dio ha legittimato solo il rapporto carnale di un uomo con la sua propria moglie secondo che è scritto: “L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne” (Gen. 2:24; 1 Cor. 6:16). Notate che Dio ha detto: “Si unirà a sua moglie” e non: ‘Si unirà alla sua fidanzata’, per comprendere come Dio ha stabilito che l’uomo deve avere la relazione carnale solo con colei che è sua moglie e con nessun altro fuori di lei. Ma il mondo, che ha pervertito le diritte vie del Signore, non la pensa così, difatti oggi la relazione carnale tra i fidanzati è incoraggiata e sbandierata come se fosse qualcosa di giusto a cui essi hanno diritto e come se in essa non ci fosse nulla di male. Coloro che si levano contro di essa vengono etichettati come ‘persone piene di tabù’ che rifiutano di adeguarsi ai tempi. Ebbene sì, noi ci rifiutiamo di conformarci all’andazzo di questo presente secolo malvagio; noi ci rifiutiamo di chiamare bene il male. E’ una follia mettersi a chiamare bene ciò che il Creatore ha detto essere un male per l’uomo e la donna; l’Iddio che ha formato il corpo umano e che ha posto in lui il soffio vitale sa perfettamente ciò che fa bene all’uomo e ciò che gli fa male. La relazione carnale tra l’uomo e la donna mentre essi sono fidanzati fa nascere sensi di colpa proprio perché è peccato (questo invece non avviene in coloro che sono sposati); per questo noi credenti rifiutiamo di dare retta a coloro che fanno passare la fornicazione per qualcosa di lecito o salutare e benefico, perché essi mentono e si gloriano contro la verità, essendo pieni di contenzione. Dio non può mentire, e se ha detto tramite Paolo: “Fuggite la fornicazione”, è perché Egli sa quali sono le funeste conseguenze della fornicazione, e perché vuole scamparci da guai e dolori di ogni tipo. Talvolta i giovani credenti sono tentati a pensare che Dio non voglia il loro bene vietandogli di avere la relazione carnale con la loro fidanzata prima del matrimonio; ma tutto ciò è falso; è una menzogna generata dal diavolo. Non può essere vero perché Dio è amore, Dio è buono, Dio è giusto. Alcuni dimenticano volontariamente che è Dio che ha fatto la donna per l’uomo; e che lui sa perfettamente quando una cosa fa bene e quando invece fa male. Giovani, date retta alla Parola di Dio e ve ne troverete bene!
Ma la fornicazione è anche la relazione carnale tra un uomo ed una meretrice; anche questa è un’illecita relazione da dovere evitare. Paolo infatti dice ai Corinzi: “Il corpo però non è per la fornicazione, ma è per il Signore, e il Signore è per il corpo… Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo? Torrò io dunque le membra di Cristo per farne membra d’una meretrice? Così non sia. Non sapete voi che chi si unisce a una meretrice è un corpo solo con lei? Poiché, dice Iddio, i due diventeranno una sola carne” (1 Cor. 6:13-16). La sapienza dice che “la meretrice è una fossa profonda” (Prov. 23:27); e chi le ha frequentate prima di convertirsi sa quanto sia profonda questa fossa.
Noi credenti in Cristo Gesù dobbiamo sempre tenere presente che da quando abbiamo ricevuto Cristo siamo diventati il tempio di Dio, ovvero membra di Cristo essendo uno spirito solo con lui; e badate che quando la Scrittura dice che noi siamo il tempio di Dio intende dire che noi siamo la casa di Dio secondo che è scritto: “La sua casa siamo noi” (Ebr. 3:6). Notate che la casa è di Dio e non nostra; perciò le nostre membra non ci appartengono più essendo state comprate da Cristo. Siamo la sua proprietà particolare, non apparteniamo a noi stessi, per questo non possiamo fare delle nostre membra l’uso che vogliamo perché esse sono di Cristo. I fornicatori peccano contro il proprio corpo, e perciò profanano il tempio di Dio; questa è la ragione per cui è detto che i fornicatori non erediteranno il regno di Dio (cfr. 1 Cor. 6:9).
I fornicatori vengono puniti da Dio come vennero puniti gli Israeliti che commisero fornicazione con le figliuole di Moab (cfr. Num. 25:1-9); Paolo mette in guardia i santi dalla fornicazione ricordando proprio questa disubbidienza degli Israeliti quando dice: “Onde non fornichiamo come taluni di loro fornicarono, e ne caddero, in un giorno solo, ventitremila” (1 Cor. 10:8).
Con un tale che pur chiamandosi fratello è un fornicatore non ci si deve mischiare, anzi neppure mangiare (cfr. 1 Cor. 5:8-11).
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook