Non è più un mistero che negli Stati Uniti il movimento pro-life è cresciuto moltissimo negli ultimi anni e che ora anche molti Stati stanno approvando legislazioni che tutelano i nascituri, come è avvenuto pochi giorni fa in Oklahoma.
Proprio per questo oltre 50 legislatori americani hanno chiesto all’Organizzazione mondiale della sanità di ritirare le sue recenti linee guida sull’aborto.
In una lettera al direttore generale dell’OMS, il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, i legislatori hanno espresso la loro forte opposizione alle nuove linee guida aggiornate che sostengono l’aborto senza limitazioni, attaccano l’obiezione di coscienza degli operatori sanitari e fanno pressione sui governi affinché adottino queste raccomandazioni.
La lettera critica l’OMS per aver tentato di disumanizzare i bambini non ancora nati, classificando l’aborto come “cura” e chiedendo “la piena depenalizzazione dell’aborto” senza limiti di età gestazionale. Secondo i legislatori categorizzare gli aborti come ‘cura’ non solo priva di umanità e di dignità i bambini non ancora nati, ma contraddice anche gli standard internazionali che riconoscono il nascituro come una persona titolare di diritti.
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