Quando nella vita dei credenti, come una piantina, spunta piano piano la pigrizia, questa porta ad una aridità e depressione spirituale che piano piano porta lontano da Dio. Non si riesce a fare più la volontà di Dio. Non si riesce più a pregare e meditate la Sua Parola. Lo si fa a malapena. Si va in chiesa senza mordente. Il giorno in cui si è fatto patto con Gesù sembra un ricordo lontano. Non si riesce più a sentire la Sua presenza. E si inizia a credere che Dio sia lontano, che sia arrabbiato e si sia allontanato. Iniziano i sensi di colpa, le angosce e le autocondanne. E tutto sembra un tormento. E purtroppo ci sono tanti cristiani che cadono in questo vortice.
L’esortazione che voglio farti oggi fratello, sorella, è questa: Gesù ci ha detto di sforzarci di entrare per quella porta stretta. La via è stretta. Se la fede fosse stata facile, non sarebbe stata descritta come un combattimento. Non credi? Se vuoi dare di più a Dio, se vuoi essere usato realmente per la Sua opera, non trovare scuse inutili. Metti da parte la tua pigrizia, il vittimismo e l’autocommiserazione. Impegnati e fai sul serio con Lui. Solo allora sperimenterai quella gioia e quella felicità che niente e nessuno può darti in questa vita. Dai, smuoviti di dosso la polvere della pigrizia. Mettici da parte tua la buona volontà. Sforzati. Chiedi allo Spirito Santo di riempirti di Sé e sradicare quella pigrizia da te. Egli lo farà e tu tornerai più forte di prima.
Fino a quando, o pigro, rimarrai a dormire? Quando ti scuoterai dal tuo sonno? Dormire un po’ sonnecchiare un po’ incrociare un po’ le braccia per riposare, cosí la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza come un uomo armato. Proverbi 6:9-11
Alessio Sibilla | Notiziecristiane.com
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