Il pubblico ministero finlandese che aveva accusato di “incitamento all’odio” la parlamentare pro vita Päivi Räsänen, non si arrende di fronte alla sentenza di assoluzione della corte d’appello , ma si accanisce contro la verità e la libertà portando il caso davanti alla Corte Suprema.
Per la donna, “colpevole” insieme al vescovo Pohjola per aver citato la Bibbia in materia di morale sessuale e familiare, il pm chiede decine di migliaia di euro di multa e la censura totale.
Päivi Räsänen aveva criticato la Chiesa evangelica luterana della Finlandia, di cui fa parte, per aver partecipato a un gay paride a Helsinki.
«Come può il fondamento dottrinale della Chiesa, la Bibbia, essere compatibile con l’elevazione della vergogna e del peccato a motivo di orgoglio?» aveva scritto su Facebook sotto una foto di versetti della Lettera ai Romani 1:24-27 [«24 Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, 25 poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. 27 Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento»].
26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. 27 Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento»].
«Dopo la mia piena assoluzione in primo e secondo grado, non ho paura di un’udienza davanti alla Corte Suprema. Anzi, un’assoluzione anche da parte della Corte Suprema costituirebbe un precedente positivo per il diritto di tutti alla libertà di parola e di religione. E se la Corte decidesse di annullare le assoluzioni dei tribunali di grado inferiore, sono pronta a difendere la libertà di parola e di religione davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, se necessario», ha affermato Päivi Räsänen.
La coraggiosa “combattente, ex ministro degli interni, ha condiviso le sue opinioni sul matrimonio e sull’etica sessuale sui social, durante un dibattito radiofonico e su un giornalino della chiesa, tra il 2019 e il 2004. Il vescovo Juhana Pohjola è stato coinvolto nel processo per aver pubblicato il suddetto giornalino.
L’accanimento dello Stato – sedicente democratico – contro queste persone, con processi che durano anni, interrogatori di polizia eccetera sono anche uno spreco di denaro dei contribuenti.
Attraverso l’intimidazione, la censura online e l’azione dei governi asserviti alle ideologie nichiliste e liberticide oggi sempore più diffuse i cristiani e i sostenitori della vita vengono sempre più perseguitati per le proprie convinzioni.
I Cristiani lo sanno bene: «Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi»: è la testimonianza, in greco, “martyrion”.
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