Festa o non festa? Per noi la festa è ogni giorno!

foto (1)Il popolo italiano, specialmente da Napoli in giù, è composto di persone alle quali piace festeggiare. Ogni occasione è buona per fare una bella festa.

E, tra le “novità” importateci dall’estero, c’è anche la “festa” di Halloween, che sta prendendo sempre più piede. Nelle scuole, per le piazze e nei locali… tra la non conoscenza delle origini e la semplicità delle persone che sono prese dal fatto che “tutti festeggiano”, e… il nemico delle nostre anime che se la ridacchia!

No! Noi non siamo contro i festeggiamenti, ma vogliamo che i nostri figli, nipoti e conoscenti festeggino la vera festa che è quella della presenza di Dio che ha mandato il Suo Unigenito Figlio, Gesù, a vivere sulla terra per mostrarci la Via, a morire sulla croce per aprire la  via alla vera vita e ai veri festeggiamenti, se così possiamo dire. Gesù è risorto, e vive e regna nei nostri cuori.

Ci sono altre feste che si celebrano in Italia e tra queste anche la “Ognissanti” o “Tutti i Santi”, la festa che commemora, per così dire ” tutti i santi”, coloro cioè che una denominazione, o chiesa ha proclamato tali, per vari tipi di meriti che hanno avuto. Ma quanti sono i Santi che si celebrano? Secondo la Chiesa Cattolica apostolica Romana, il numero oscilla tra 1000 e 2000. Oscilla? Già, neanche loro stessi sono concordi circa il numero dei cosiddetti “santi”, proclamati tali dalla confessione religiosa. Tanti?  Considerata la storia del Cristianesimo e quello che dice la Bibbia, la Parola di Dio, pochissimi, direi. Secondo la Bibbia, ogni credente è santo, giacché separato da Dio, per svolgere il servizio particolare, proprio per il Signore e Salvatore della nostra vita. Se dobbiamo festeggiare, festeggiamo poiché Dio ci ha dato la vita, e ha provveduto anche per la vita eterna.

Infine esiste anche la “festa dei morti”.  L’Enciclopedia Britannica (1910) dice: “Giorno dei morti . . . giorno riservato nella Chiesa Cattolica Romana alla commemorazione dei fedeli defunti. La celebrazione si basa sulla dottrina che le anime dei fedeli che, alla morte non si sono purificate dai peccati veniali, o non hanno espiato le colpe passate, non possano raggiungere la Visione Beatifica, e che possano essere aiutate a conseguirla mediante la preghiera e il sacrificio della messa. . . . Alcune credenze popolari relative al Giorno dei morti sono di origine pagana e d’immemore antichità. Così i contadini di molti paesi cattolici credono che quella notte i morti tornino nelle loro case precedenti e si cibino degli alimenti dei vivi” (Vol. I, p. 709).

Mi dispiace deludere coloro che credono in queste cose. O meglio desidero farli riflettere visto che la parola di Dio, nella Bibbia non fa menzione di queste feste.

La nostra eternità non si può cambiare dopo la morte. Noi dobbiamo accettare, da vivi, il Signore Gesù come nostro personale Salvatore e Signore della nostra vita. Ed è l’unica via che ci porta direttamente dalla terra alla vita migliore, alla Sua presenza. Se non lo facciamo, se non accettiamo questa verità, non avremo altre possibilità per stare eternamente alla presenza di Dio. È vero che a Dio appartiene la misericordia, ed è anche vero che noi viviamo il periodo di grazia. Ma Dio non ci obbliga ad accettare la grazia. Ci spiega però, chiaramente, nella Sua Parola, che l’unica via per stare veramente bene già adesso, ma soprattutto l’unico modo per avere accesso a Dio è di accettare ciò che dice la Bibbia. “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque creda in lui non perisca, ma abbia la vita eterna” leggiamo nel vangelo di Giovanni al cap. 3:16. E ancora le parole di Gesù sono: “Io sono la risurrezione e la vita, chiunque crede in me, anche se fosse morto, vivrà”. Queste parole le troviamo nel vangelo di Giovanni al cap. 11:25. Vi consiglio di leggere dal verso 1 e fino al verso 45 del capitolo 11 di Giovanni nelle vostre Bibbie.

Avere fede in Dio e nella Sua Parola, accettare Gesù Cristo come personale Salvatore e Signore della vita. Questo è il nostro motivo di festeggiare, festeggiare ogni giorno della nostra vita. Dio vi benedica

Dario Grappone – notiziecristiane.com 


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