Nella rivista Focus.it il volume inerente al 24 settembre 2010, un team di ricercatori americani ha spiegato scientificamente uno degli eventi più antichi e misteriosi della storia.Parliamo della separazione delle acque del Mar Rosso compiuta da Dio attraverso le mani di Mosè quando guidò il popolo di Israele per liberarlo dalla schiavitù del Faraone e raccontata nella Bibbia (Esodo 14 : 21,22 “Allora Mosè stese la sua mano sul mare con un forte vento orientale, durato tutta la notte e lo ridusse in terra asciutta. Le acque si divisero e i figli di Israele entrarono in mezzo al mare sulla terra asciutta; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla sinistra”).
I ricercatori dell’Università del Colorado e del National Centre for Atmospherie Research hanno utilizzato una complessa simulazione computerizzata per ricostruire i venti e i moti ondosi che avrebbero dato origine (dal loro punto di vista) all’apertura delle acque per mettere in salvo il Popolo Eletto di Dio dai loro inseguitori. La loro “blasfema” conclusione in merito ai risultati ottenuti da Carl Drews e i suoi collaboratori è la seguente : “I risultati della simulazione coincidono quasi perfettamente con il racconto dell’Esodo, ma il luogo dell’evento “potrebbe” non essere il Mar Rosso ma un luogo situato più a nord sul delta del Nilo, nei pressi del Mediterraneo : il lago Manzala” e prosegue ancora sostenendo : “Un forte vento proveniente da est levatosi durante la notte potrebbe aver spinto indietro le acque di una laguna per un tempo sufficiente a permettere il passaggio del popolo di Mosè, per poi richiudersi sopra la cavalleria del Faraone”. Comprendiamo da queste affermazioni che il punto di vista della scienza rifiuta di riconoscere la potenza di Dio su questo importantissimo evento storico volendo, a tutti i costi, trovare un’altra spiegazione di tipologia scientifica e attribuendo la divisione delle acque a un modello di spiegazione fluido-dinamici : il vento sposta le acque secondo leggi compatibili con la fisica, creando un passaggio asciutto con l’acqua sui due lati che improvvisamente si richiude, proprio come nel racconto biblico.
Constatiamo ancora una volta come fede e scienza pur andando “quasi” di pari passo non vanno d’accordo tra di loro perché o esiste la “potenza di Dio” o esiste il “caso” e gli scienziati si ostinano nel continuare a rifiutare e nel non riconoscere la “potenza e la sovranità di Dio” su tutte le cose, volendo trovare anche davanti alle evidenze dei fatti una spiegazione scientifica che non ha alcuna base di attendibilità ma solamente delle “supposizioni scientifiche”. Al contrario possiamo affermare l’autenticità e l’attendibilità di ogni singolo evento contenuto nei racconti biblici e confermato, nel corso della storia, sia da storici che da archeologi che confermano e concordano con la Scrittura che ogni cosa è opera della potenza divina.
Attraverso le Scritture veniamo a conoscenza nei minimi dettagli di come di svolsero gli eventi e questo perché Dio vuole lasciare ogni traccia di testimonianza per la nostra conoscenza (Esodo “L’angelo di Dio, che andava innanzi al campo d’Israele, si mosse e si portò dietro di loro; come pure una colonna di nube, che li precedeva, si mosse e andò a posarsi dietro di loro, così che venne a trovarsi tra il campo degli egiziani e il campo di Israele. Essa era una nube oscura per gli egiziani, mentre illuminava le tenebre per gli israeliti; sicché i due campi non si potevano avvicinare l’un all’altro. Mosè stese la sua mano sul mare e il Signore con un forte vento orientale fece ritirare il mare tutta la notte, rendendolo asciutto e le acque rimasero divise. Allora i figli di Israele entrarono in mezzo al mare all’asciutto. E le acque furono per loro come un muro a destra e a sinistra. Gli egiziani li inseguirono e tutta la cavalleria del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare. Allora il Signore disse a Mosè : “Stendi la mano tua sul mare e le acque si rovesceranno sopra agli egiziani, i loro carri e i loro cavalieri”. Mosè stese la sua mano sopra il mare, che sul far del mattino ritornò con violenza al suo stato normale, mentre gli egiziani, fuggendo, vi si incavallavano. Così il Signore travolse gli egiziani nel gorgo del mare. E le acque rifluirono e coprirono i carri e i cavalieri e tutto l’esercito del faraone, entrato nell’asciutto del mare dietro agli israeliti. Tanto che neppure uno di essi poté scampare”).
La divisione del Mar Rosso fu il terrore per gli egiziani e il trionfo per gli israeliti. Questo evento lo si può paragonare, oggi, al battesimo perché il passaggio degli israeliti attraverso di esso è un esempio tipico della conversione delle anime e gli egiziani che muoiono annegati in esso sono un esempio tipico della rovina finale di tutti i peccatori impenitenti. Dio ha mostrato la sua potenza onnipotente aprendo un passaggio attraverso le acque per condurre i suoi figli attraverso le difficoltà più grandi, aprendoci una via dove sembra non ci sia. Questo è un grande esempio di come Dio agisce a favore del suo popolo e c’è lo ha lasciato scritto sulla sua Parola per incoraggiarci nel corso della nostra vita terrena ad avere “FEDE” in Lui quando passiamo per le prove più grandi; non dimentichiamo MAI che a Dio nulla è impossibile e che Egli ha sempre agito e sempre agirà a favore di coloro che lo temono, lo amano e hanno fiducia in Lui.
Conclusioni:
O camminiamo per fede o camminiamo secondo la teoria della scienza tenendo presente e non dimenticando che gli scienziati MAI riconosceranno la potenza e la sovranità di Dio e che conducono tanti studi e tante ricerche su temi che sono già spiegati nella Sacra Scrittura nei minimi dettagli e dei quali ne attestano l’autenticità e la veridicità sia gli storici che gli archeologi di ogni tempo.
Luisa Lanzarotta – notiziecristiane.com
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