“Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: ‘Quel che fai, fallo presto'” (Giovanni 13:27).
Notiamo in questi versetti la potenza e la malignità del nostro grande nemico, il diavolo. All’inizio del capitolo è scritto che egli “aveva… messo nel cuore” a Giuda di tradire il Signore. Qui ci viene detto che Satana entrò in lui. Inizialmente il diavolo suggerisce, poi comanda. Sulle prime bussa alla porta e chiede il permesso di entrare, poi, una volta fatto accomodare, prende pieno possesso dell’uomo interiore e governa come un tiranno. Facciamo attenzione a non ignorare le macchinazioni di Satana. Egli va ancora oggi attorno, cercando chi possa divorare. E’ vicino al nostro sentiero e spia ogni nostra mossa. La nostra unica sicurezza sta nel resistergli e non ascoltare da subito le sue lusinghe. Di questo siamo responsabili. Per quanto il diavolo sia potente, non ha la potestà di farci del male, se gridiamo a Colui che è più forte di lui in cielo e usiamo i mezzi che Egli ha stabilito.
Un principio fermo del cristianesimo, che non verrà mai meno è: “Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Giacomo 4:7). Una volta che l’uomo comincia a compromettersi con il diavolo non sa dove potrà precipitare. Scherzare con i primi pensieri peccaminosi, prendere alla leggera le azioni malvagie che ci vengono proposte, permettere a Satana di parlarci e di adescarci e di mettere delle idee cattive nel nostro cuore – tutto questo può apparire cosa di poco conto a molti. E’ proprio a questo punto che spesso inizia la strada per la rovina. Chi permette a Satana di iniziare a spargere il seme del peccato ben presto scoprirà nel proprio cuore un raccolto di abitudini malvagie. Beato colui che crede che il diavolo esiste e vaglia e prega quotidianamente di essere preservato dalle sue tentazioni.
Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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