Expo di Milano: garantire cibo sino al 2050? Ma sarà vero?

expo-2015-milano“Garantire cibo sano, sicuro e sufficiente ad una popolazione mondiale che nel 2050 raggiungerà i nove miliardi” è l’obiettivo dell’Expo 2015 inauguratasi a Milano lo scorso 1° maggio.Ma come può – l’uomo – stabilire cosa succederà da qui al 2050, cioè fra 35 anni? Ci vuole parecchia ambizione, orgoglio e sfacciataggine nel fissare un così lungo termine, specialmente dopo quello accade nel mondo, non ultimo il terrificante sisma in Nepal con oltre 7mila morti.

E’ evidente che la società moderna si mostra indifferente e superficiale davanti agli avvenimenti del secolo similmente alla civiltà dell’epoca di Noè; se, non caso, anche a quel tempo la terra era “corrotta” (Genesi 6:11) e si “mangiava e si beveva” nonostante i moniti di questo servo di Dio (Matteo 24:38), oggi, con l’Expo, vera e propria vetrina mondiale sull’alimentazione quale “sfida globale per un futuro sostenibile”, non stiamo forse riflettendo gli stessi sentimenti di superbia di allora? A Baghdad un altro attentato per mano dell’Isis (40 morti), 4mila migranti soccorsi nel Canale di Sicilia nelle ultime 24 ore, la famiglia italiana a catafascio (approvata da poco la legge che in sei mesi scioglie un matrimonio), un altro sisma stamane in Giappone di 5.6, l’ennesima strage in famiglia in Italia, stavolta nel cosentino (marito uccide moglie e poi si suicida), i black-block che devastano Milano e il terremoto in Nepal di nemmeno una settimana fa è già stato archiviato?

Secondo le previsioni degli organizzatori, l’Expo dovrebbe registrare 20 milioni di visitatori durante la sua apertura (mag-ott), ma tutta questa gente proveniente dai 140 paesi del mondo presenti all’evento si starà chiedendo qual’è la priorità del momento? Beh, se una domanda del genere può essere lecita per i non convertiti, questa non è scontata per la Cristianità professante nel mondo: infatti, guarda essa ai Segni dei Tempi? Comprende che il terremoto in Nepal è un chiaro avvertimento rivolto non ai pagani ma bensì ai cristiani (Luca 21:8)? Comprende essa che a motivo degli ultimi recenti tornado, uragani, grandinate violente e alluvioni, le risorse naturali nel mondo – compreso l’acqua potabile – prima o poi si esauriranno? Comprende essa che la radioattività delle acque della centrale nucleare di Fukushima, dopo lo tsunami del 2001, sta avvelenando lentamente le acque dell’oceano e che prima o poi la fauna marina soccomberà? E’ consapevole che il cavallo “nero” descritto in Apocalisse 6:5-6) parla della futura carestia mondiale?

L’Expo promuove cibo sicuro e biologico, ma la bibbia prevede penuria a livello universale! Ahimè, se Gesù non viene prima del 2050 siamo perduti, visto il dilagare del peccato e il profondo disagio di vivere in mezzo a una società corrotta che non vuole piegare le ginocchia davanti ai solenni avvertimenti biblici! A meno che, sotto sotto, molti di coloro che si professano cristiani non hanno alcun vero desiderio che Cristo ritorni o, al limite, se deve tornare, che costui ritorni non prima che abbiamo compiuto ottanta o novant’anni e ci siam goduti un po’ la vita, dato che la venuta del Signore potrebbe “scombussolare” i nostri piani. Caro lettore, una cosa è certa: anche se tu vuoi ritardare la venuta del Signore, sappi che un giorno Egli ti incontrerà. E probabilmente prima del 2050!

Salvatore Di Fede – notiziecristiane.com

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