Mi chiamo Renato. Più di un anno fa ho conosciuto il Signore Gesù. Dopo aver passato quasi 18 anni come una marionetta di Satana, ho deciso di andare verso Gesù, il mio Salvatore.
Sono sempre stato un bambino abbastanza effeminato e confesso di essere stato vittima di abusi sessuali nell’infanzia. Sono sempre stato molto timido e ho sofferto di bullismo nell’adolescenza. Ho sofferto molto la separazione dei miei genitori.
Poi mi sono fatto delle amicizie gay e ho cominciato a fumare, a bere, ad andare in discoteca. Ho iniziato a prendere gli ormoni di nascosto da mia madre e una volta un trans mi ha proposto di partire a San Paolo.
Mi illudevo di poter cambiare vita. Sono arrivato a guadagnare tanti soldi, ma non sapevo come tenerli fermi… Dovevo pagarmi la transizione, la matrona, dovevo mantenermi. Sono diventato un trans. Mi faceva un bene dannato: ero all’apice. Tutta “nuova” e “bella”, era emozionante.
Dovevo vendere il mio corpo per sopravvivere e alla fine ero da solo, lontano dalla mia famiglia. Quella era la terra in cui piangevo e in cui non potevo vedere la mia famiglia. Ho cominciato a prostituirmi e a darmi alle droghe più pesanti come marijuana e cocaina. Quando sono diventato tossicodipendente, tutto quello che guadagnavo lo spendevo per drogarmi. Mi sono trasferito a Fortaleza, nello stato di Ceará.
Dopo un po’ sono ritornato di nuovo a San Paolo, quando tutto è peggiorato. Mi drogavo tre volte di più rispetto alla prima volta che vivevo lì. Mi sono ammalato; il silicone mi stava dando problemi. Così ho deciso di ritornare nuovamente nella città della mia famiglia.
La mia fortuna è stata che nessuno della mia famiglia mi aveva abbandonato. Mi davano sempre da mangiare, da vestirmi e dove vivere. Arrivato là ho continuato a prostituirmi e a drogarmi, fino al punto che stavo quasi diventando un mendicante. Passavo quattro giorni e quattro notti alla settimana in strada, debilitato.
Tutto è cambiato quando una mia zia è venuta a casa nostra e ho deciso di accettare quel Dio di cui lei tanto parlava. Oggi lodo il Signore per la sua vita. Già avevo sentito parlare di Dio nella mia famiglia e avevo visto la sua mano. Ho deciso di seguire Gesù e per la gloria e l’onore del Signore, mi ha restituito la mia vita e mi ha trasformato con la sua grazia e la sua misericordia.
Oggi Dio mi ha dato una vita nuova, ho un lavoro, sono felice, libero dal vizio della droga e dalla prostituzione. Tutto alla gloria del Signore!
Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è né Giudeo né Greco, non c’è né schiavo né libero, non c’è né maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesù. Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d’Abrahamo ed eredi secondo la promessa. (Lettera ai Galati 3:27-29)
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook