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Essere un vero amico

Melchisedec, re di Salem, fece portare del pane e del vino. Genesi 14:18

Il poeta Samuel Foss scrisse: “Lasciami vivere nella mia casa di fianco alla strada ed essere amico dell’uomo” (da “La casa di fianco alla strada”). È ciò che desidero anch’io: essere amico della gente. Voglio stare lì, accanto alla strada, in attesa di viaggiatori stanchi. Con lo sguardo attento a chi è stato ferito e maltrattato dagli altri, a chi porta fardelli pesanti e un cuore disilluso. Desidero essere pronto a nutrire e dare refrigerio; dare una parola di coraggio, perché possano proseguire lungo il cammino. Non potrò “aggiustare” i loro problemi, ma posso salutarli con una benedizione.

Melchisedec, sacerdote e re di Salem, benedisse Abramo quando questi tornò dalla sua battaglia (Gen 14). Benedire qualcuno è molto più che augurargli che vada tutto bene. Siamo una benedizione per gli altri quando li portiamo a Colui che è la fonte di ogni benedizione. Melchisedec benedisse Abramo, dicendo: “Benedetto sia Abramo dal Dio altissimo, padrone dei cieli e della terra!” (v. 19).

Possiamo benedire qualcuno pregando con lui. Possiamo portarlo con noi al trono della grazia, perché trovi aiuto al tempo opportuno (Ebrei 4:16). Forse non possiamo cambiare le sue circostanze, ma possiamo mostrargli Dio. Ecco ciò che fa un vero amico.

Gesù, insegnami ad essere amico delle persone, come fai Tu con noi. Donami occhi aperti per vedere i bisogni, per prendermi il tempo per ascoltare. Aiutami a portarli a Te, la fonte della vita.
Gran parte dell’amore consiste nell’ascolto.

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