Esistono tante denominazioni a carattere religioso nel mondo, e in tanti parlano di Dio. Ma chi parla veramente da parte di Dio? In altri termini, chi è nella verità?
La Parola di Dio, la Bibbia, ci insegna chi è la verità assoluta. Gesù disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giov. 14:6).
L’affermazione di Gesù “nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”, fa comprendere che non può esistere un vero rapporto tra noi e Dio Padre che non passi attraverso la conoscenza e la presenza di Gesù nella nostra vita. Non è, pertanto, l’appartenenza ad uno piuttosto che ad un altro gruppo religioso, il modo con cui un uomo può essere gradito a Dio. Gesù, con grande amarezza e dispiacere, un giorno, disse nei confronti dei farisei Giudei che si vantavano della propria religiosità e tradizione: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d’uomini” (Mat. 15:8-9).
A volte il fatto di essere nati in una nazione come l’Italia che si definisce “cristiana” induce le persone a non cercare Dio pensando di averLo già realizzato nella propria vita. Si crede cioè di essere cristiani per eredità, in quanto i propri antenati erano definiti tali. Ma ciò corrisponde realmente alla volontà di Dio per ognuno di noi?
Giovanni Battista fu molto preciso in questo senso: fece comprendere ad alcune persone che non potevano essere ritenute figli di Dio semplicemente perché erano discendenti di Abraamo. Infatti Giovanni Battista disse : “E non pensate di dir dentro di voi: abbiamo per padre Abramo; perché io vi dico che Dio può da queste pietre far sorgere dei figli ad Abraamo” (Matteo 3:9).
Questa verità è confermata anche da Gesù che dice: “Ecco, io sto alla porta (del cuore) e busso: se qualcuno ascolta la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me” (Apoc. 3:20), avrò comunione con lui ed egli con me.
Occorre quindi cercare e trovare Dio nella propria vita. Cercare una religione non giova a nulla. È scritto: “Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l’ubbidire alla sua voce? No, l’ubbidire è meglio del sacrificio” (I Sam. 15:22). Certo, l’ubbidienza alla Parola di Dio è la giusta via verso il cielo. Non si conosce Dio attraverso l’osservanza di riti, pratiche ed opere, che magari non hanno alcun fondamento biblico e sono imposti dall’uomo tramite una religione.
Alessio Sibilla | Notiziecristiane.com