Esiste uno standard Cristiano di decoro?

11150612_431404073699578_909001634028553962_nUno degli argomenti che di solito acuisce il divario generazionale delle famiglie cristiane è quello relativo alla questione se lo stile di abbigliamento corrente sia adeguato o meno alla vita cristiana.

Alcuni non vedono alcuna relazione tra decoro e spiritualità, mentre altri stabiliscono arbitrariamente dei canoni di abbigliamento che si basano più sullo stile dei decenni passati che sulla rivelazione biblica. L’industria pubblicitaria ha convinto le culture occidentali che stare al passo con la moda per quel che riguarda l’abbigliamento assicura successo personale, sociale ed economico. Alcune culture orientali, invece, per secoli non hanno cambiato in modo significativo il loro modo di vestire. Negli ultimi anni la moda ha scoperto sempre di più il corpo. Il Cristiano non dovrebbe sostenere che il corpo di per sé sia male. L’Apostolo Paolo scrisse del male della carne per sottolineare il contrasto fra una vita peccaminosa e concentrata su se stessa e una vita gradita a Dio. Se il Cristiano credesse che il corpo di per se stesso fosse un male, abbandonerebbe l’intera dottrina della resurrezione. In quanto creature di Dio, Adamo ed Eva vissero nudi, senza vergognarsi, finché il peccato non entrò nel mondo (Genesi 2:25). La coscienza del loro stato fu il risultato del peccato e così si fecero abiti di foglie (Genesi 3:7). Dio approvò che si fossero coperti, tanto che fece per loro abiti di pelle di animali (Genesi 3:21). Quelli che oggi cercano di giustificare l’indecenza facendo riferimento ad Adamo ed Eva non considerano l’entrata del peccato nel mondo e la conseguente degenerazione degli appetiti e dei valori umani. Poiché i vestiti furono una conseguenza del peccato, è possibile che le tendenze alla mancanza di decoro manifestano un rifiuto dell’insegnamento biblico relativo alla peccaminosità umana. Questa rifiuto è un elemento fondamentale del piano di Satana, che cerca di convincere l’uomo di non avere bisogno della salvezza. Il Nuovo Testamento non presenta alcun comandamento specifico a proposito del decoro, ma insegna in modo efficace il principio del pudore. “Le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti lussuose, ma di opere buone, come si addice a donne che fanno professione di pietà (1 Timoteo 2:9-10).

Ogni singolo elemento citato da Paolo era un simbolo di ostentazione ai suoi tempi, talvolta fino al punto che quando una donna usava tali ornamenti pubblicizzava la propria disponibilità. Al contrario, la donna cristiana dovrebbe vestirsi in modo da dimostrare una differenza morale fra sé, che apprezza la santità, e le altre, che apprezzano l’immoralità. Nella scelta dell’abbigliamento il Cristiano non può dimenticare che il suo corpo è il tempio dello Spirito Santo (1 Corinzi 3:16-17; 6.9-20). Come tale, il Cristiano adornerà il suo corpo in un modo consono alla propria posizione in Cristo e il decoro è doveroso tanto per gli uomini quanto per le donne. L’obbiettivo evidente di alcune mode è la seduzione sessuale palese nei confronti del sesso opposto, ed è questo ciò che anima le campagne pubblicitarie che tendono a diffondere tali mode. Il Cristiano dovrebbe apprezzare un rapporto sessuale sano nell’ambito del matrimonio, ma dovrebbe disprezzare l’impudente sfoggio di seduzione e la estrema profanazione del sesso insita in alcune mode. Cristo ricordò agli uomini che guardare una donna con desiderio è peccato identico all’adulterio (Matteo 5:27-28), eppure questo desiderio è esattamente ciò che le mode odierne cercano di suscitare. Ogni Cristiano ha la responsabilità di aiutare il fratello a non cadere nel peccato (Romani 14:21), quindi occorre preoccuparsi degli effetti provocati dall’abito che si indossa. Il Cristiano non dovrebbe sentirsi così insicuro da dover seguire qualsiasi moda. Dovrebbe essere in grado di usare giudizio spirituale senza conformarsi in modo servile, ma esaminando le effimere mode alla luce del suo rapporto con Dio. Dovrebbe essere in grado sia di seguire che di non seguire la moda e non dovrebbe essere in ansia per ciò che deve indossare (Matteo 6:31). Il Cristiano deve ricordare soprattutto che il suo modo di vestire rivela la sua personalità al mondo, quindi dovrebbe vestirsi in modo da rendere onore al Suo signore (Colossesi 3:17).

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Francesco La Manna – Notiziecristiane.com
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