Mi chiamo Michele ed ho 24 anni. All’età di 17 anni ho cominciato a fare uso di droga: spinelli, pasticche e soprattutto psicofarmaci. Avevo sempre forti liti con mio padre al mio rientro in casa, perché ero sempre in pessime condizioni, ma a me non interessavano minimamente le sue preoccupazioni perché i miei unici interessi erano la droga, la musica e la letteratura. La mia camera era sempre così impregnata di fumo da non permettere a nessuno perfino di entrarci, tanto c’era un cattivo odore di marijuana. Quando avevo circa 20 anni, mi venne a mancare mia madre ed in quel periodo la mia vita toccò proprio il fondo. Passai circa un mese da solo nella mia stanza completamente distrutto e davanti a me avevo del continuo delle immagini molto brutte che mi condizionavano, controllando la mia vita. Alla fine di questo mese uscii di casa per trovare dell’ “erba”, e trovatola tornai e mi rinchiusi in camera. Appena iniziai a fumare iniziò per me un incubo dal quale sembrava non esserci via d’uscita, entrai in una forte crisi esistenziale. Da quel momento iniziai anche a fare uso di psicofarmaci come cura di queste crisi, assumendoli quotidianamente e sempre a dosi più elevate.
Contemporaneamente continuavo ad assumere altra droga. La mia vita era completamente distrutta!
I problemi a casa aumentavano di giorno in giorno, perché con mio padre litigavamo continuamente, tanto che ero arrivato al punto di evitarlo. A volte capitava che quando tornavo a casa, vedendo la luce della cucina accesa, rimanevo fuori ad aspettare finchè mio padre andasse a dormire, per poi rientrare. Quando però non riuscivo ad aspettare che mio padre si coricasse, dormivo per terra in una stanza del palazzo, dove c’era l’ascensore.
Nonostante tutto, mio padre mi portò in un centro per tossicodipendenti, ma per me non c’era niente da fare; facevo solo delle flebo perché avevo il fegato a pezzi a causa dei psicofarmaci. Continuavo a fare uso di droghe, prendevo delle pasticche molto forti, quasi una scatola al giorno. Quando non avevo altro, cercavo per le strade del paese i filtri degli spinelli per potermi drogare in qualche modo. La gente mi prendeva in giro a causa del mio aspetto trascurato e per il mio modo di vestire strano e trasandato; mi dicevano: “Drogato dove stai andando”?
Non avevo amici “normali” con i quali parlare, per poter fare anche un semplice discorso, nè persone che erano capaci di aiutarmi, tanto più che a me neanche interessava ormai fare una vita tranquilla.
Ricordo che un giorno presi un’intera confezione di psicofarmaci molto forti e stetti molto male, tanto che barcollavo tenendomi per i muri e cadevo a terra del continuo. La gente che mi guardava diceva che ormai per me non c’era più niente da fare, che ero ormai morto. Anche tutti i medici che mi hanno visitato hanno detto a mio padre che per me non c’era nessuna possibilità di recupero, che ero ormai spacciato.
Ero infatti arrivato proprio ad uno stadio terminale della mia vita, quando un giorno dei ragazzi vennero a farmi visita e mi parlarono di Gesù.
Mi parlarono non di un Gesù religioso, ma di un amico che può cambiare la vita della gente; mi dissero che solo Gesù poteva salvarmi e tirare fuori dalla mia triste situazione e che Egli era pronto a farlo se io ero disposto a farlo entrare nella mia vita. Loro mi parlavano ed io sentivo una grande pace nella mia vita ed incominciai a riconoscere che Gesù era l’unico che mi poteva veramente aiutare. Pregai allora insieme a quei ragazzi ed accettai Gesù come mio personale Salvatore e Signore; in quell’istante tutti i miei problemi svanirono ed io sentii in me una grande pace ed una immensa gioia: ero praticamente rinato! Non feci più uso di droga e psicofarmaci, che erano le mie più grandi dipendenze. Dopo una settimana circa, neanche i miei parenti più stretti mi riconoscevano per strada, tanto era evidente il cambiamento. Infatti anche il mio aspetto esteriore è completamente mutato così come anche il rapporto con la mia famiglia ed in particolare con mio padre. Gesù ha operato un vero miracolo nella mia vita! Ero nella tristezza più profonda ed Egli mi ha donato piena gioia, ero nella morte e nella distruzione ed Egli mi ha donato vita e vita in esuberanza.
Michele Caristi
Testimonianza tratta da: www.conoscerlo.it | Lanuovavia.org
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