Il governo eritreo intensifica la sua campagna contro i cristiani arrestandone almeno 100
Il governo eritreo intensifica la sua campagna contro i cristiani arrestandone almeno 100 nel mese di maggio (2017). Nel 2002 in Eritrea fu varata una legge che ammetteva solo le seguenti confessioni: ortodossi, cattolici, luterani e musulmani sunniti. Da questo momento in poi per i cristiani evangelici e, in particolare, per i pentecostali, la persecuzione è cresciuta: chiese sono state chiuse, credenti sono stati incarcerati, alcuni sono morti in carcere a causa di torture e patimenti. Va segnalato che persino il patriarca ortodosso è stato arrestato nel 2007 (da allora vive agli arresti domiciliari) e rimpiazzato da un altro per mano del governo. Oppositori, giornalisti, attivisti, ma anche testimoni di Geova sono stati negli ultimi anni colpiti dalla paranoia dittatoriale di questo governo (paranoia dittatoriale = fonte di persecuzione/discriminazione).
A maggio, in prossimità del giorno della festa d’indipendenza del paese, le autorità governative hanno effettuato un’ondata di arresti di cristiani in periferia di Asmara. Domenica 21 maggio almeno 49 cristiani evangelici sono stati arrestati durante una festa fatta da 2 neo sposi ventenni: anche Tedro Negel e sua moglie (gli sposi) sono stati incarcerati.
Mercoledì 17 maggio, invece, la polizia ha arrestato 35 cristiani prelevandoli direttamente dalle loro case a Adi Quala (vicino al confine con Etiopia). I poliziotti, con affianco un rappresentante ufficiale della Chiesa Ortodossa, hanno fatto visita alle case di alcuni residenti con la scusa di effettuare dei controlli; una volta dentro le case hanno accusato i presenti di partecipare a riunioni religiose e hanno chiesto loro di indicare se fossero ortodossi, cattolici, luterani, testimoni di Geova, musulmani sunniti o pentecostali. Il giorno seguente la polizia ha arrestato coloro che si erano dichiarati cristiani pentecostali. Nostre fonti ci dicono che ricerche simili sono state effettuate anche nella zona centrale del paese: qui nessun arresto ci risulta, ma i credenti locali sono molto impauriti.
Martedì 9 maggio, invece, 10 cristiani sono stati arrestati perché accusati di tenere un incontro di preghiera in una casa a Ginda, nord-est di Asmara.
Negli ultimi anni alcuni decessi (in carcere o dopo il rilascio) sono stati registrati tra coloro che sono stati detenuti. In queste carceri, torture e condizioni inumane sono state più volte denunciate da varie organizzazioni, così come l’uso dei famigerati container come celle. L’Eritrea è al 10° posto della WWList di Porte Aperte.
Porte Aperte Italia
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