Elio e le storie tese, almeno così si fanno chiamare, hanno tenuto un’affollatissima Masterclass al Giffoni Film Festival 2013: meglio forse definirla un’intervista aperta ai soli giurati della sezione ‘musica’. Il discorso cade subito sui talent show, inevitabilmente, alla vigilia di X Factor 7.Ad Elio hanno chiesto: Quanto credi nei talent show? Nei talent show non ci credo ciecamente, ma in una fase storica e in un Paese in cui non c’è niente meglio un talent show di un pugno in un occhio. Il talent ha certamente ha tanti aspetti non proprio belli, ma ce ne han tanti che van bene. Uno su tutti, quello che a me piace, è che grazie ai talent show si parla ancora di musica e la musica è tornata in tv, cosa che non accadeva da tantissimi anni.
Si fa un po’ di storia della tv: “Negli anni ‘60 era normale che la musica si sentisse e si vedesse alla tele. Poi c’è stato un periodo in cui musica significava crollo dell’Auditel. Ma si sa che se una cosa va alla tele vuol dire che esiste e se non va alla tele non esiste, quindi è un bene che vi sia tornata”. Colpa anche dei discografici, chiedono i ragazzi di Masterclass? “Non è che un tempo i discografici fossero meglio, semplicemente un tempo c’erano e adesso non più. La RCA, ad esempio, era una fabbrica di cantanti, dove si prendeva un giovane con delle doti e lo si allevava, da zero a cento”.
Quel che a Elio non piace molto dei talent invece è che “un giovane, magari anche bravo, viene gettato immediatamente nella mischia, senza quella gavetta che si faceva un tempo”. Da questo punto di vista i talent non sono proprio tutti uguali. Lo ammette anche Elio, che dà qualche punto in più agli Amici di Maria De Filippi, a quanto pare più ‘presenti’ come ‘incubatori’ di talenti. Ma su quel fronte anche X Factor pare si stia attrezzando, anche se in ritardo, come fa capire Elio. “Ci sono aspetti su cui vedo che a X Factor adesso stanno iniziando a lavorare, mentre ad Amici, per quanto forse il programma non piaccia a tutti, da questo punto di vista son più bravi, perché effettivamente seguono i giovani”.
Secondo il nostro modesto parere, invece, tutti questi spettacoli hanno di certo una cosa in comune che “vanno a caccia” di nuovi talenti ed è per questo che ormai si susseguono, si moltiplicano e si evolvono. Tutti ricercano la novità, la voce strabiliante, il ballerino capace di tenere le persone con il fiato sospeso, l’attrice in grado di tenere incollati su di sè gli occhi del pubblico etc. Ecco allora che nascono programmi come X Factor che mette in palio un contratto con una grossa casa discografica che promuoverà il vincitore o vincitrice rendendolo/a una star a quattro stelle. E quindi provini su provini, ricerca di brani adatti, ragazzi che continuano la gara e altri che vengono eliminati…
Come notiziecristiane.com crediamo che sia importante recuperare tutte le possibili aree smarrite della società, quindi dobbiamo cercare di rispondere al messaggio, contorto, che i media cercano di dare a tutti quei giovani che oggi più di ieri credono al mondo dello spettacolo. Iniziamo a mettere le mani all’aratro, suoniamo quella tromba che il buon Dio c’ha donato, cercando di portare un messaggio a questi giovani attraverso la parola di Dio ed attraverso le nostre esperienze di vita trasformate dal nostro Cristo Gesù. La fede in Cristo o talvolta l’appartenere ad una corale ci porta a pensare che l’uomo non debba “mischiarsi” in certe cose, tipo la politica, l’arte, la musica, etc. ma che, anzi debba mettere il suo talento solo ed esclusivamente al servizio di Dio.
A proposito dei talent show, ci piacerebbe fare un appunto. Abbiamo spiegato un pochino il format di X Factor che consiste in una gara di cantanti che vengono giudicati dai giudici presenti in sala e poi televotati. abbiamo notato che in questa trasmissione si dà molto risalto all’atteggiamento dei concorrenti. Non viene assolutamente accettata la presunzione o la messa in discussione delle opinioni dei giudici cosa che invece, purtroppo, viene quasi ricercata nel programma antagonista: Amici. In quest’ultimo le cose sono andate talmente oltre che si spalleggiano i ragazzi mettendoli contro gli insegnanti e addirittura si cerca di aizzare insegnante contro insegnante. Lo spettacolo si basa sulla presunzione di saperne di più di chi, giorno dopo giorno, vive di quella professione: si mette insomma in discussione l’autorità!
Credo che questo sia uno dei mali più grandi della nostra società: non si vogliono regole, ognuno è giudice di se stesso, tutti sanno ciò che è meglio per loro… Gesù Cristo ci ha dato un esempio incredibile di umiltà: ha lasciato il Suo posto nei luoghi celesti, ha lasciato la Sua posizione di Re per venire sulla terra come uomo peccatore e tutto questo l’ha fatto per amore nostro. Ecco perchè credo fermamente che come credenti dobbiamo pensare ad occupare, con la grazia di Dio, nella triste società di oggi un posto sano e sudato col sudore della nostra fronte, anche il più umile di tutti se è il caso, perchè solo così potremo veramente mostrare la vera umiltà, il vero amore, la vera vita che proviene solo dal nostro Dio!
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