Elezione del Marocco alla presidenza del Consiglio dei diritti umani dell’ONU 2024: una chance per i cristiani marocchini?

Lo scorso 10 gennaio il Marocco è stato eletto alla presidenza del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. È Omar Zniber, rappresentante permanente del Marocco presso l’ONU, a presiedere il Consiglio per il suo 18° ciclo. Al momento della nomina il diplomatico aveva affermato che durante il suo mandato avrebbe lavorato con impegno per promuovere e garantire i diritti umani universalmente riconosciuti.

Si tratta di una dichiarazione forte, che ha portato speranza ai tanti cristiani marocchini in cerca di libertà. Nel Paese nordafricano sono infatti molti, specialmente se provenienti da famiglie musulmane, i cristiani costretti a vivere la propria fede in segreto a motivo della persecuzione.

I leader cristiani locali pregano da tempo affinché la situazione cambi in meglio, e questo evento ha generato nuove speranze e grandi aspettative nell’intera comunità cristiana. La nomina di Omar Zniber rappresenta una reale opportunità per l’ottenimento di un maggior riconoscimento dei diritti religiosi e civili dei cristiani marocchini, permettendo loro di praticare la propria fede liberamente e promuovendo un atteggiamento di tolleranza all’interno della società.

Attualmente, sebbene la conversione non sia un reato perseguibile legalmente, in Marocco (nazione alla posizione numero 24 della World Watch List di Porte Aperte) chi abbandona l’islam per seguire Cristo rischia l’arresto. I servizi di sicurezza del Paese, forti e ben informati, rendono molto difficile per i cristiani esprimere liberamente la propria fede.

Chiediamo di unirsi alle preghiere dei cristiani marocchini, affinché il Paese possa vivere una stagione di maggiore libertà religiosa e tolleranza.

https://www.porteaperteitalia.org/elezione-del-marocco-alla-presidenza-del-consiglio-dei-diritti-umani-dellonu-2024-una-chance-per-i-cristiani-marocchini/


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