Si sono svolte le esequie della piccola di 8 anni che ha perso la vita nell’attentato del 20 ottobre. «Ora siamo ancora più forti, grazie al sacrificio dei nostri martiri»
Tratto dal sito erebmedioriente – Miriam Nabil aveva solo otto anni. La piccola è morta lo scorso 20 ottobre uccisa da una raffica di mitra davanti alla chiesa Cristiana ad al-Warraq, il Cairo, scenario di un’apparizione mariana l’11 dicembre 2009.
Nel primo pomeriggio, Miriam e suoi familiari avevano raggiunto la chiesa per partecipare a un matrimonio di due giovani della comunità copta ortodossa. Un evento gioioso e gioiosa era la folla falciata dai due terroristi, che a bordo di una motocicletta hanno sparato all’impazzata uccidendo oltre a Miriam altre quattro persone e ferendone almeno 20.
Oggi, ai funerali celebrati questa mattina davanti a migliaia di persone, il vescovo Youannas ha sottolineato che «il sangue versato dagli innocenti non è mai vano agli occhi di Dio e della Chiesa». «I responsabili di questo atto si illudono se pensano che ci asterremmo dal frequentare la chiesa, che dopo questo incidente a acquistato ancora più forza, grazie al sacrificio dei nostri martiri».
VIOLENZE DEI FRATELLI MUSULMANI. Non si conoscono ancora i responsabili dell’attacco, che ha provovato 3 morti e 9 feriti tra i quali anche la piccola Miriam, ma da quando è stato deposto il presidente Mohamed Morsi, i cristiani sono stati perseguitati dai Fratelli Musulmani, che hanno bruciato più di 70 chiese e scuole, oltre a distruggere negozi e proprietà dei cristiani e della moltitudine delle comunità evangeliche.
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