Si ritiene sia la prima volta, nei 116 anni di storia del premio Nobel per la Pace, che un gruppo etnico religioso venga candidato per la sua assegnazione.
Il vincitore di quest’anno sarà annunciato il prossimo 5 ottobre e il premio consegnato a Oslo, in Norvegia, il 10 dicembre. La comunità copta d’Egitto è stata candidata a motivo del “suo rifiuto a reagire contro la pesante e continua persecuzione da parte di governi e gruppi terroristici, sia nel Paese che fuori da esso”, afferma PRNewswire.
Secondo un rapporto pubblicato all’inizio di questo mese, gli attacchi da parte dello Stato Islamico rivolti alla comunità cristiana copta “sono stati tra i più letali atti di persecuzione religiosa” dello scorso anno: 70 persone hanno perso la vita e più di 100 sono rimaste ferite.
Come riferito da World Watch Monitor, la comunità copta, che rappresenta circa il 10% della popolazione egiziana, è presa di mira dalle folle di musulmani locali che protestano contro la presenza di chiese nei villaggi di tutto il Paese.
L’Egitto si trova alla 17° posizione della World Watch List 2018 con un livello di persecuzione molto alto.
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