L’antropologia (dalla parola greca “ànthropos” che significa “uomo”) è l’applicazione della verità biblica alla persona umana.
L’antropologia o questione dell’uomo è qualcosa di complesso, come già diceva il re Davide (Salmi 8:4 “Che cos’è l’uomo, perché ti ricordi di lui, e il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura?”). Questo interrogativo del Salmista turba filosofi, sociologi, psicologi, psichiatri, biologi, scienziati e artisti che davanti ai “confini” delle loro competenze si trovano davanti a serie problematiche infatti queste diverse correnti contemporanee cercano di rispondere a questo quesito “Chi è l’uomo”? Come risposte si trovano davanti a molte controversie di carattere etico che li conduce sia a una diversa impostazione religiosa , ma anche a una diversa antropologia.
La complessità di questo argomento è stato riscontrato da chiunque lo abbia affrontato perché si è reso conto della difficoltà di comprendere realmente cosa si nasconda nell’uomo.
L’antropologia oltre a essere un argomento complesso è anche strategica per ogni sistema di pensiero che va alla ricerca di un “umanesimo condiviso” come il deismo, panteismo, materialismo, pessimismo, ottimismo, umanesimo, esistenzialismo. Ognuna di queste correnti ha una diversa concezione dell’uomo e questo perché esse non hanno una base adeguata, per questo motivo diventa qualcosa di ancora più complesso e ciascuna di essa assocerà’ al termine un significato secondo un proprio interesse.
Oggi, constatiamo, che domina la dimensione “funzionale” dopo i periodi in cui hanno dominato le dimensioni “mitici” e “ontologici”. Ci si allontana dall’”essenzialismo” platonico e aristotelico per andare verso la dimensione della relazionalità che comporta rotture di carattere familiare, sociale, culturale e spirituale; rotture che hanno lasciato grandi vuoti (2Corinzi 2:17 “Noi non falsifichiamo infatti la parola di Dio come molti altri, ma come in sincerità, ma come da parte di Dio, parliamo davanti a Dio in Cristo”).
Vogliamo ora esaminare l’antropologia conforme alla Scrittura: Dio dirige la storia, controlla tutta la realtà (incluse le potenze angeliche) e ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza (Genesi 1:26,27 “Dio disse: Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra. E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina”). L’idea di “immagine” è una corrispondenza diretta (cuore, anima, spirito, carne e corpo) invece “somiglianza” modifica il tipo di pensiero perché somiglianza è una sotto corrispondenza.
L’uomo orienta la propria esistenza in relazione con Dio che attraverso le varie azioni è evidente che ogni suo atto esprime un criterio di fondo unificante al creatore, dunque l’uomo è relazionato come creatura a immagine di Dio. La Scrittura lo ritrae quindi nel suo riferimento a Dio. Ogni uomo è infatti in relazione con Dio anche se non ogni uomo gli rende il culto dovuto.
Attraverso la creazione Dio ha manifestato la propria gloria, potenza e sapienza e offre delle coordinate per delle relazioni significative e ricche dove gli si può attribuire che ogni realtà: cosmo, uomo, storia e angeli hanno senso solo attraverso un rapporto con lui. Queste quattro aree sono strettamente correlate tra di loro:
- La prima area tratta l’aspetto della “cosmologia” e cioè la realtà del creato e del suo senso e il significato biblico del sabato che implica l’alleanza tra Dio e l’uomo in qualunque relazione.
- La seconda area tratta l’aspetto della persona umana che è stata creata a immagine e somiglianza di Dio e le sue relazioni con Dio, con se stesso e con il prossimo.
- La terza area tratta l’aspetto della persona umana in relazione con la storia e la questione della sua relazione tra la creazione e la provvidenza di Dio.
- La quarta area tratta l’aspetto del mondo degli angeli e della loro azione sotto l’aspetto biblico. La loro esistenza e la loro funzione.
L’antropologia biblica narra dell’uomo in relazione a Dio e racconta di come la rottura dell’alleanza da parte dell’uomo ha causato una frattura a tutti questi elementi, tenendo costantemente presente lo “straordinario disegno di Dio per l’umanità”.
La Bibbia è la rivelazione proposizionale di Dio che permette all’uomo di rendere ragione di perché il mondo esiste e come esiste e di qual è la sua dimensione in questo mondo e del perché.
Luisa Lanzarotta – notiziecristiane.com
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