Tu sei il mio rifugio, tu mi proteggerai nelle avversità, tu mi circonderai di canti di liberazione. Salmi 32:7
La testimonianza di come la potenza dello Spirito Santo ha soccorso una richiesta di liberazione dal fumo e dall’oppressione dalla dipendenza da nicotina.
La mia conoscenza della Parola di Dio risale a tanto tempo fa, quando ancora muovevo i miei passi nella vita adolescenziale. Sono cresciuto con sani principi, con grande volontà nel seguire una giusta educazione impartita dai miei genitori, fino a quando le mie abitudini mi hanno portato nel cadere in tentazioni.
Sapevo di esser diventato schiavo di un qualcosa che mi piaceva e che, secondo il mio inconscio, mi provocava benessere. Con il passare degli anni, il fumo, è diventato parte di me, ogni mia foto mi ritraeva con la mia “amica” sigaretta sempre tra le dita; con lei condividevo ogni cosa, un momento piacevole, un momento di stress, un viaggio, una pausa tra un lavoro e l’altro, la conclusione di un pasto, la vista di un panorama memorabile. Faceva parte della mia vita e non mi rendevo conto che trascorrevo gran parte della mia esistenza con lei. Sembra quasi io stia descrivendo una storia d’amore, ma in parte era proprio così, era entrata nella mia vita e non riuscivo a disfarmi di lei. Fino a quando mi decisi di volerla fare finita, quindi decisi di allontanare per un po’ quell’ultimo pacchetto di sigarette pieno e di non pensarci più. Non passarono più di 7 giorni, che il mio corpo era impazzito e mi resi conto che non potevo fare a meno di riaprire quel pacchetto. Ripresi, quindi a fumare, e mi arresi. Sapevo che l’unica via d’uscita era Dio, ma tra le pressioni da parte di familiari ed amici nello smettere, continuai a pensare che il mio era soltanto un piacere e non un vizio. Sono trascorsi anni e anni fino a quando, entrai a frequentare una chiesa evangelica, lì sono stato accolto insieme a mia moglie e fin da subito mi parlarono del grande Amore che Gesù ha per noi. Conoscevo già la potenza di Dio e come Lui ha operato nelle vite di familiari ed amici, ma volevo una manifestazione di Dio nella mia vita e allora lo misi alla prova. Cari amici e fratelli in Cristo, quella è stata una benedizione enorme per me, perché durante una sera di preghiera, mi misi a pregare come mai avevo fatto, umiliandomi e chiedendo aiuto a Gesù, che mi desse una mano per sbarazzarmi da quel vizio della sigaretta.
Quando dal fondo della stanza un fratello innalza una preghiera, le sue parole erano rivolte a me, pensai sta parlando di me e della mia situazione, diceva: “come Leoni il male vorrà divorarti, ma non ti arrendere e continua a proseguire”. Quelle parole le feci mie. Finita la preghiera mi sentivo alleggerito da un peso sormontabile e mentre raggiungevo la mia auto, mi sentivo quasi di volare e la mie labbra non smettevano un attimo di innalzare ringraziamenti e lode al Signore. Arrivai a casa, vidi mia moglie e gli raccontai per filo e per segno ciò che mi era accaduto, poi il mio sguardo cadde sul pacchetto di sigarette sul bancone della cucina, lo presi e lo gettai via. Sono passati circa tre anni da quel momento, e quel giorno lo ricordo come se fosse oggi. Dio mi ha liberato da un vizio che anni prima io non ero riuscito a mettere da parte, ma la cosa più importante è che Lui alla mia richiesta d’aiuto mi ha raggiunto e non mi ha abbandonato, per questo la mia testimonianza è più viva che mai. Qualcuno, quando racconto questa testimonianza è ancora incredulo e non prende sul serio la mia esperienza personale con Dio, ma posso affermare che il Signore è pronto a darti una mano o farsi riconoscere in ogni istante, l’importante è umiliarsi e credere che Lui solo è l’Eterno e che in Lui possiamo dimorare e chiedere se abbiamo bisogno di risposte certe, investigando le Sacre Scritture. Vorrei terminare con un passo della Bibbia che ho voluto fare mio, perché mi da la forza ogni volta di reagire davanti ad un’ostacolo: Non te l’ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai – Giosuè 1:9.
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