Lo straordinario ritrovamento è avvenuto nei luoghi in cui il cristianesimo prese vita e da lì si diffuse in tutto il mondo, parla di uno dei primi segni della fede in Gesù da cui poi fu possibile la diffusione della sua Parola in tutto il mondo.
L’oggetto ha creato grande stupore in coloro che lo hanno ritrovato durante una routinaria operazione in mare.
É stata l’Autorità israeliana per le Antichità ad annunciare il fatto che ha lasciato molti senza fiato, colmi di stupore ma anche di gratitudine per questa testimonianza concreta del passaggio di Gesù sulla terra e delle prime manifestazioni di devozione da parte di coloro che cominciavano a diffondere la fede in Cristo ai quattro angoli del Pianeta.
Il ritrovamento straordinario
Dapprima, infatti, le istituzioni hanno annunciato il ritrovamento di una serie di oggetti antichi. Tra questi, però, ce ne erano alcuni particolarmente speciali. Uno su tutti. Si tratta di un anello che data addirittura 1700 anni circa, su cui è impressa un’immagine a dir poco straordinaria.
L’immagine cioè di Gesù Buon Pastore. L’annuncio è stato dato direttamente sul canale ufficiale dell’organo istituzionale israeliano, attraverso un video in cui viene mostrato nel dettaglio il ritrovamento di questo speciale anello su cui è incisa l’immagine del “Buon Pastore”.
I ricercatori hanno infatti stabilito, al seguito delle analisi effettuate sul reperto, che la datazione potrebbe verosimilmente riportare al periodo tra il I e il III secolo dopo Cristo. Stiamo cioè parlando dell’epoca paleocristiana, anni in cui la fede nel Signore cominciava a farsi strada tra le genti, in parallelo alle prime fonti che fecero in modo che la vita e le opere di Gesù potessero essere conosciute a sempre più uomini e donne.
Lo speciale anello ha subito colpito i ricercatori
Questo speciale anello, che ha colpito subito i ricercatori, è realizzato in oro spesso e ottagonale, e dentro di esso vi è incastonata una pietra preziosa verde che reca la figura del “Buon Pastore”. Si tratta infatti di uno dei primi simboli della comunità cristiana nascente in oriente.
L’immagine raffigura un giovane pastore che porta sulle spalle un montone o una pecora, si riferisce a Gesù che prende su di sé l’intera umanità per guidarla nel cammino verso la salvezza.
L’autorità israeliana ha infatti spiegato che “l’immagine rappresenta Gesù come un pastore compassionevole, che estende la sua benevolenza al suo gregge di credenti e a tutta l’umanità”. “Questo anello d’oro con la figura del ‘Buon Pastore’ forse ci dà un segno del suo proprietario, un primo cristiano”, si è specificato.
L’avvistamento sui fondali del Mar Mediterraneo
L’anello è stato rinvenuto sui fondali del Mar Mediterraneo, e in particolare nell’area circostante alla località di Cesarea, vale a dire all’antico porto della Terra Santa, già all’epoca molto importante, che si trova all’interno del territorio israeliano. Nell’antichità, infatti, in questo punto della terra accadeva che molte navi finivano naufragate, per diverse ragioni.
Proprio per questa ragione, ancora oggi molti studiosi compiono diverse indagini in questa zona al fine di indagare su possibili resti di oggetti provenienti da secoli antichi. In questo caso, si trattava nello specifico di un’indagine di routine per la localizzazione, il monitoraggio e il salvataggio di antichità sottomarine.
Sul fondo del mare, a una profondità di circa quattro metri, sono stati così ritrovati numerosi oggetti risalenti al periodo romano e mamelucco. Nello specifico, molti di questi oggetti sono stati rinvenuti tra i resti frantumati degli scafi di due navi che si capovolsero durante una tempesta.
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