Ebbimo gran paura! …ma non ci fecero nulla perché Gesù fu con noi

comunità_belmontePace del Signore, mi chiamo Barrale Rosalia e voglio raccontare come ho conosciuto Gesù nella mia vita.

Ero una bambina di cinque anni, e nel mio paese che si chiama Belmonte Mezzagno, per la prima volta si era aperta una comunità. In paese era molto odiato perché si era convertito alla fede evangelica. I paesani di sfregi c’è li hanno fatto di tutte le maniere, perché per i paesani era una cosa brutta avere una comunità evangelica.

Un giorno, io e mio nonno, siamo andati in chiesa. Mi ricordo che quel giorno la chiesa era gremita di fedeli, e domandavo perché c’erano più fratelli del solito. Mio nonno mi disse che alcuni erano venuti da Palermo per pregare insieme a noi. Mentre eravamo in ginocchio una massa di persone proveniente da tutto il paese erano venuti all’ingresso della chiesa tenendo un grande crocifisso in mano, imprecando contro di noi con grida e spintoni. In tutto questo la chiesa cattolica si era messa a suonare le campane in protesta contro di noi. Avevo grande paura. Così dissi a mio nonno: «cosa vuole farci questa gente?» ebbene lui mi rispose: «non ci farà nulla perché il Signore è con noi». Ad un tratto, mentre i paesani si ammassavano per entrare e noi che eravamo sempre in preghiera col Signore in mezzo di noi, abbiamo sentito un gran botto; gli si era rotto un braccio al crocifisso, e così tutti scapparono. Il Signore ha trionfato ed è regnata la pace di Dio.

Nella mia famiglia eravamo solo io e mio nonno che andavamo in questa chiesa. Io gli facevo di protezione perché quando mio nonno andava da solo in chiesa, sua moglie le tirava le pietre, invece se c’ero io no. Col tempo, poco a poco, si è convertita anche mia nonna, mio padre e mio zio. Mia madre non ne voleva sentire niente. Una notte mia madre odi qualcuno parlare, e svegliando mio padre gli disse se era lui che parlava. Visto che non era lui che aveva parlato, preoccupati accesero la luce;

Videro me, bambina, in ginocchio che pregavo. Così il Signore ha fatto capire a mia madre che quella era la via che doveva intraprendere per tutta la vita. Era l’anno 1961, l’anno in cui tutta la mia famiglia si convertì al vero evangelo che è Gesù Cristo, il Salvatore delle nostre anime.

Ringrazio Dio e vi saluto nell’amore del Signore.

Sorella Rosalia

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