Questa frase di San Pietro è uno di quei versi della Bibbia che mi lascia atterrito, perché mi dà la comprensione di una grande verità, ed è questa: non è perché ci definiamo “nati di nuovo”, o perché siamo stati battezzati (o alcuni hanno ricevuto tutti i sacramenti) o perché andiamo con una certa frequenza in chiesa, che un giorno erediteremo l’ingresso in paradiso. Tutto questo è buono in se per se, ed è biblico, ma non definisce del tutto la nostra salvezza, se non è fatto con una giusta “metodologia” spirituale. Alcuni credenti, dicono: “Se Dio ci ha salvati, ci ha salvati per sempre!”. Certamente, ma la salvezza va protetta da noi stessi, per non perderla, scadendo dalla grazia, rinnegando Cristo con le nostre cattive opere. Gesù stesso ha detto: “chi persevererà sino alla fine sarà salvato” (Matteo 24:13). Perseverare? In cosa? Questa frase dice tutto! Gesù ci chiama a perseverare in questa grande salvezza che, per grazia di Dio, mediante la fede in Cristo Gesù, ci è stata elargita. Perseverare in essa con una condotta santa. Perseverare nella santificazione, nella consacrazione e nella giustizia di Dio. Camminare come Gesù camminò.
La verità è che c’è una santità senza la quale nessuno vedrà il SIGNORE e c’è una giustizia pratica, quotidiana, vissuta senza la quale nessuno vedrà il paradiso; il ché significa che, nel giorno del giudizio molti si presenteranno a Gesù presentando i loro atti umani compiuti nella vita terrena, ma Gesù dirà ad alcuni di questi che si professano cristiani: “Non vi ho mai conosciuti! Allontanatevi da me, operatori d’iniquità!”. E anche se Gli diranno: “Signore, Signore, abbiamo fatto molte opere potenti nel tuo nome, e siamo andati in chiesa ogni domenica”, Egli li congederà come malfattori, perché non hanno avuto quella santità senza la quale nessuno vedrà il Signore. Ciò significa anche, che ci sono molti che frequentano la chiesa abitualmente e che credono di essere salvati perché una volta hanno pregato per ricevere Gesù nella loro vita, ma non si accorgono che la prova della genuinità di quella preghiera sono i frutti della perseveranza nella fede e nella santificazione.
La verità è questa: colui o colei che resiste fino alla fine sarà salvato! Non chi resiste fino a metà strada e poi fallisce!
Gesù, dice: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché io vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno”. (Luca 13:24)
Alessio Sibilla
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