Duro lavoro o sforzo nervoso?

Molto spesso ci imbattiamo in imprese che richiedono molto tempo e pazienza. Lavorare duramente dovrebbe farci stare più sereni ma non sempre è così. Molto spesso il nostro sforzo enciclopedico da Pico della Mirandola lascia un chiaro retrogusto di nervosismo e inquietudine nel nostro essere. Soprattutto quando serviamo il Signore questa impressione deve essere messa al primo posto da ognuno di noi.

Il Salmo 127:1 dice che “a meno che il Signore non edifichi la casa invano si affatica il lavoratore, a meno che il Signore non guardi la città, inutilmente si affatica la sentinella” e in ciò non possiamo che dire amen! Quante volte abbiamo compiuto anche in buona fede uno sforzo immane, nel tentativo di coprire e di rispettare quello che, a nostro modesto parere dovrebbe essere ciò che Dio ha richiesto da noi, … eppure il risultato di tutto questo è nullo o pressoché nullo. E lascia in noi un senso di insoddisfazione, di mancanza di serenità, di mancanza di quiete.

Abbiamo davvero chiesto a Dio aiuto nel nostro lavoro? Abbiamo davvero chiesto al Signore di assisterci in ciò che stiamo facendo? Senza l’aiuto del Signore inutilmente noi lavoriamo e ci affatichiamo… La mancanza di pace e di serenità in noi è indice di questo proprio. Senza il Signore non avremo mai pace. Senza di Lui potremmo fare ben poco. Sta qua la differenza tra un lavoro duro e uno sforzo nervoso.


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