Questo capitolo ci permette di vedere il cuore dell’uomo e la caratteristica del cuore di Dio.
Giona 4:10-11 Il Signore disse: «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito; e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»
Come sappiamo vi è una differenza enorme tra il cuore dell’uomo e il cuore di Dio. Il cuore dell’uomo tende a portare rancore il cuore di Dio si compiace di usare misericordia. (Dio è il totalmente altro)
La verità è che Dio ci dice nella Sua Parola che il cuore dell’uomo è malvagio e caparbio.
Dio è venuto per cambiare il cuore dell’uomo per renderlo come il Suo, questo è un miracolo che solo Dio può fare.
Dio usa la sua parola, il Suo Spirito e le esperienze ma anche la sofferenza.
Giona 4:1-2 Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all’ira e di grande bontà che ti penti del male minacciato.
UN PROFETA CON UN CUORE CARNALE
Giona è un profeta di Dio ma aveva un cuore lontano da Dio, la conversione di un popolo doveva portare gioia e non dispiacere ed irritazione.
Quando il nostro cuore non è allineato con il cuore di Dio la pace scompare e inizia un processo di decadenza spirituale.
Giona 4:3 Perciò, Signore , ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere»
Possiamo arrabiarci e soffrire per cose che fanno gioire il cuore di Dio, o possiamo essere sereni per le cose che non piacciono il Signore.
Vivere per Dio significa vivere avendo il Suo cuore per provare ciò che sente.
LE DOMANDE DI DIO
Giona 4:4 Il Signore gli disse: «Fai bene a irritarti così?»
Una domanda a cui Giona non risponde, la non risposta di Giona ci dice che Giona sapeva che il suo atteggiamento non era giusto ma non voleva lasciare la sua posizione di cuore. Questa è la caparbietà del cuore.
Questa è la condizione pericolosa, è la condizione dove dobbiamo scegliere se lasciarci trasformare o sprofondare nel baratro delle nostre convinzioni.
Questa è la fase in cui Dio vuole correggerci mediante la Sua Parola e il suo Spirito che parla al nostro cuore, prima della disciplina…. Dio dice permettimi di trasformare il tuo cuore.
GIONA ERA UN PROFETA DI DIO MA IL SUO CUORE ERA LONTANO DA DIO E I SUOI SENTIMENTI NE SONO LA DIMOSTRAZIONE, DIO VUOLE SERVI CHE LO POSSANO SERVIRE CON SENTIMENTI CHE SIANO IN LINEA CON IL SUO CUORE. AFFINCHE’ POSSIAMO IMPARARE COSA SIGNIFICA MISERICORDIA E NON SACRIFICIO
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
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