La parola “provvidenza” ha origini dal termine ebraico “Qedushah o Kedushah” e dal termine greco “pronoia” e indica la sovranità, la sovraintendenza e l’insieme di azioni operate da Dio a favore dei suoi figli per aiutarli e soccorrerli.
In termini più pratici indica la cura che Dio ha per i suoi figli (“In tutti i modi, o Signore, hai magnificato e reso glorioso il tuo popolo e non l’hai trascurato assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo”).
Pur essendo una parola che non appare nella Bibbia essa rappresenta una vera dottrina biblica che viene espressa in situazioni concrete dove Dio si manifesta con potenti atti a favore dei suoi figli. Infatti, le Scritture stesse narrano e testimoniano di come il Signore, nel corso dei secoli, si sia preso cura del suo popolo provvedendo loro il cibo, la protezione e tutti i beni materiali e spirituali; e di come il suo popolo abbia riposto la propria fiducia nella guida di Dio con la certezza che Egli stesso avrebbe provveduto a ogni loro bisogno (Amos 9:7 “Non siete voi per me come i figli degli Etiopi, o figli d’Israele? dice l’Eterno. Non ho io fatto uscire Israele dal paese d’Egitto, i Filistei da Kaftor e i Siri da Kir?”; Geremia 25:9 “Ecco, io manderò a prendere tutte le nazioni del nord, dice l’Eterno, e Nabucodonosor re di Babilonia, mio servo, e le farò venire contro questo paese e contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni all’intorno e li voterò allo sterminio e li renderò un oggetto di stupore uno scherno e una desolazione perpetua”; Isaia 45:1 “Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso”).
Matteo 6:25 “Perciò io vi dico : Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito ?”, con queste parole Gesù ci incoraggia a riporre la nostra fede in lui con la piena e totale certezza che Egli ci aiuterà e non ci abbandonerà mai. Il nostro Dio ci conosce bene, essendo Egli il nostro Creatore, e sa perfettamente di ciò che abbiamo bisogno. A Dio non gli sfugge nulla quindi affidiamoci alla sua infinita bontà e misericordia per poter ricevere la sua “provvidenza divina” a nostro favore.
La dottrina della “provvidenza divina” è considerata sotto tre aspetti diversi :
- Con la creazione Dio instaura il suo rapporto con l’umanità e con il suo atto di grazia attraverso Gesù Cristo Egli esprime nei suoi rapporti con l’uomo il proposito della sua “provvidenza divina”;
- La “provvidenza divina” è inclusa nella dottrina della riconciliazione infatti ha lo scopo di portare una testimonianza delle cure paterne di Dio tra i pagani;
- Dio in qualità di Creatore con la sua “provvidenza divina” libera l’uomo da ogni ansietà riguardo al proprio futuro terreno, provvedendo fedelmente ai suoi bisogni.
Possiamo, dunque, affermare e dichiarare che la concezione della “divina provvidenza” sottolinea l’assoluta onnipotenza della volontà di Dio e sottolinea la completa dipendenza a cui gli è soggetto l’uomo.
Essendo Egli un Dio Onniscente non gli sfugge nulla: considera, controlla e governa persino una foglia che cade e questo è permesso perché ogni cosa gli è sottoposta e soggetta.
Dio è Onnipresente infatti conosce tutto e nulla gli sfugge di conseguenza Egli provvede a ogni cosa in quanto Onnipotente. Questa è la conferma che la creazione appartiene a Dio e che solo lui ha la sovranità su tutte le cose (Matteo 6:30 “Or se Dio riveste in questa maniera l’erba dei campi che oggi è e domani è gettata nel forno, non vestirà Egli molto di più voi, o gente di poca fede ?), questo versetto biblico ci fa riflettere che se il nostro Dio riveste l’erba dei campi con tanto splendore, ancora maggiori saranno le sue cure nel provvedere ai bisogni dei suoi figli.
Conclusioni:
La nostra fede spesso viene provata da avversità e situazioni per noi incomprensibili è proprio in questi momenti che sperimentiamo la “provvidenza divina” nella nostra vita realizzando che il mondo e la vita umana non sono lasciati al caso o al destino ma che attraverso la provvidenza nell’incarnazione di Gesù Cristo, Dio provvede sempre e puntualmente a favore di chi ripone in lui la propria fede e speranza, provvedendo a suo favore, nei suoi bisogni (Genesi 22:14 “Abramo chiamò quel luogo Iavè-Irè. Per questo si dice oggi: Al monte del Signore sarà provveduto).
Luisa Lanzarotta – notiziecristiane.com
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