Testimonianza: liberato dalla dipendenza da internet . “E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà. “ Romani 12:2
Pace a tutti, mi chiamo Marco e il versetto di Romani 12 è un po’ la mia testimonianza.
Innanzi tutto ringrazio Dio per come mi ha fatto un Suo figliuolo e per come ha cambiato in modo radicale la mia vita tirandomi fuori da quel mondo di peccato in cui mi ero immerso.
Nonostante sia nato in una famiglia cristiana e fin da piccolo abbia ricevuto i buoni e sani insegnamenti della Parola di Dio e nonostante sia sempre stato da tutti visto come un bravo ragazzo che non faceva del male a nessuno, in realtà non ero a posto con il Signore, anzi, più il tempo passava e più io mi volevo allontanare da quel mondo in cui ero cresciuto. E per farlo all’inizio del 2009, appena compiuti 15 anni di età, iniziai a coltivare nuove passioni. Iniziai a passare più tempo sul computer, in particolare su internet e più precisamente nei social networks. Tutto è iniziato come un gioco per conoscere gente diversa con cui confrontare le proprie opinioni ma poi sono stato risucchiato da quell’ambiente e ne sono diventato dipendente.
A questa dipendenza bisogna anche aggiungerci la mia fissazione per i cartoni animati e i fumetti giapponesi che mi permise di entrare in alcuni gruppi e di fare parte di compagnie poco raccomandabili. Cercavo la mia felicità in qualcosa di immateriale e che quindi potevo o per meglio dire, credevo di poter manipolare secondo la mia volontà. Ma succedeva l’opposto. Con il passare dei mesi in quell’ambiente iniziai a conoscere anche delle ragazze con le quali ebbi delle piccole relazioni via internet. In particolare nel novembre di quello stesso anno iniziai una relazione con una ragazza che portò alla totale rovina della mia vita. Si trattava di una ragazza che faceva parte di una setta satanica e che era maltrattata dalle persone vicino a lei. Mi feci abbindolare dalle sue parole e quello che sembrava dovesse essere una relazione come le altre divenne una cosa più o meno seria. Ho il difetto di parlare ad alta voce, ma quella situazione mi portò ad avere un vero e proprio atteggiamento aggressivo nei confronti degli altri. I miei genitori ovviamente si preoccupavano per me e cercavano, inutilmente, di farmi ragionare. Finché anche loro decisero di agire e iniziarono a cercare di togliermi internet e di sorvegliarmi in ogni istante. Ma in ogni caso io riuscivo sempre, magari a volte anche con una bugia, a continuare il mio rapporto con quella ragazza. A dicembre iniziai ad avere dei problemi a causa della situazione di tensione che si era formata tra me e la mia famiglia a causa della mia testardaggine e ostinatezza. Iniziai ad odiare la mia famiglia, arrivai ad odiare anche Dio e a disinteressarmi del mio futuro. Mi andava bene anche andare all’inferno pur di stare con le persone che credevo di amare. Ma iniziarono i problemi anche tra me e quella ragazza. Iniziarono i litigi e le sempre maggiori pretese di fiducia da parte sua. Arrivai al punto di pianificare una fuga di casa per poter stare con lei. Ringraziando Dio le cose tra noi due peggiorarono sempre di più e, anche grazie all’intervento delle persone vicino a me, decidemmo di rompere ogni legame.
Fu così che iniziai il nuovo anno.
Anche se non avevo più quello stretto legame con quella ragazza continuai a sentirla e a frequentare quel tipo di compagnie. Come ho detto prima ormai quel mondo mi aveva plagiato. Infatti pochi mesi dopo presi i contatti con un’altra ragazza, in una situazione ancora peggiore. Quell’anno mi iscrissi al Raduno Giovanile che si svolgeva dal 2 al 4 aprile a Rimini. Io andai con la convinzione che quando sarei tornato a casa avrei preso una decisione, cioè avrei deciso di iniziare un nuovo rapporto con questa nuova ragazza.
Ma devo ringraziare Dio che ha fatto in modo che io una decisione la prendessi il primo giorno del raduno. Il 2 aprile il Signore parlò al mio cuore servendosi del pastore che veniva dall’Albania. Era il Presidente delle Assemblee di Dio in Albania e la sua testimonianza mi colpì. Mi chiesi come potesse un uomo che aveva passato tutte quelle difficoltà, rischiando anche di essere ucciso, essere felice. Non vi parlo di quella felicità che dura un attimo ma una gioia che sembrava essere senza fine. Tutto quello che io cercavo, la gioia e la pace che desideravo, erano lì a portata di mano. Mi ricordai di una cosa che mi disse mia madre in quel brutto periodo. Mi disse che tutti i culti e gli studi che erano stati fatti erano tutti per me. Io avevo ignorato tutto per mesi ma ora il Signore mi aveva fatto capire e decisi che d’ora in poi la mia vita gli sarebbe appartenuta. Sentii subito una gioia, una pace e una leggerezza meravigliosa.
Alla fine del raduno tornai a casa e accesi il PC. Pochi secondi dopo dovetti spegnerlo o avrei vomitato. Quindi presi una Bibbia e mi misi a leggere e mentre leggevo piangevo. Il Signore cambiò in maniera meravigliosa la mia vita. Bloccai tutti i contatti con la gente che conoscevo prima e a parlai del Signore alle ragazze che avevo conosciuto. Fu in quell’istante che capii che in realtà era tutta finzione. Dio mi liberò da molti brutti siti che visitavo e poco dopo mi liberò anche da tutto quello che aveva a che fare con manga e anime giapponesi.
Con il passare del tempo le difficoltà ci furono e a volte mi portarono anche a delle cadute, ma ogni volta il Signore mi liberava e mi dava nuove forze per camminare lungo la sua via.
Il 29 luglio del 2011 il Signore mi ha battezzato con il Suo Santo Spirito dandomi ancora maggiori forze per resistere agli attacchi del nemico che cercava di buttarmi giù. Non ho parole per ringraziare il mio Signore per quello che ha fatto per me in quest’ultimo anno e mezzo. L’unica cosa che voglio dire è che se questo è stato solo l’inizio della mia vita con Lui, non vedo l’ora di vivere il resto di questa vita.
Il Signore è grande e a lui sia tutta la lode e la gloria.
Dio vi benedica.
Marco
Tratto da: http://www.adimodena.it/
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