di Jonathan Goforth – La stessa potenza che discese sui discepoli durante la Pentecoste, può discendere oggi nella tua chiesa.
Una volta un missionario mi disse che egli avrebbe desiderato dar vita ad un risveglio, ma che non gli era possibile ottenere l’aiuto di un evangelista perché la sua missione era molto fuori mano. Come se lo Spirito di Dio operi soltanto per pochi selezionati! Queste false idee sono molto diffuse in qualsiasi parte del mondo. Le vere idee, al riguardo, sono quelle di Finney e di Moody. C.G. Finney riteneva che ogni cristiano potesse contribuire a far nascere un risveglio. D.L. Moody riteneva che la Pentecoste fosse un modello a cui ognuno potesse rifarsi.
In Verità Ci Vuole Un Po’ Di Tempo.
Ogni gruppo di cristiani può essere oggetto della discesa dello Spirito Santo come avvenne durante la Pentecoste. Se leggiamo la parola di Dio, ci rendiamo conto che lo Spirito Santo vorrebbe operare ogni giorno, ma non lo fa perché ci sono delle lacune di fede e di ubbidienza nell’uomo.
Se oggi lo Spirito Santo non agisce potentemente, come avvenne durante la Pentecoste, la colpa è soltanto nostra. Però non tutto è perduto ed anche se ci vuole un po’ di tempo, è possibile ritornare in una condizione spirituale tale che ci sia un’effusione di Spirito Santo.
Ma Siamo Pronti?
Valutiamo sufficientemente il Donatore e il Dono! Siamo pronti per pagare il prezzo di un risveglio dello Spirito Santo? La storia dei risvegli ci fa vedere che tutti i movimenti dello Spirito sono cominciati con la preghiera. Proprio in questo, molti vengono meno. La Bibbia non ci dice molto su ciò che avvenne tra l’ascensione del Signore e il giorno della Pentecoste. Ma possiamo intuire che i discepoli trascorrevano molto tempo in preghiera.
Quando si verificò la discesa dello Spirito Santo nella camera in cui si erano raccolti i discepoli per pregare, Luca racconta in Atti 4:31 che, dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano adunati tremò; e furono tutti ripieni dello Spirito Santo e annunciavano la parola di Dio con franchezza.
Anche ciò che avvenne durante la Riforma protestante, fu il risultato di preghiere, come ci dice lo stesso Martin Lutero, la stessa cosa avvenne riguardo a Giovanni Knox.
Il glorioso movimento dello Spirito che si manifestò a favore dei Moravi nel 1727 e che li trasformò in potenti evangelizzatori, fu dovuto alla preghiera.
A tale proposito, il vescovo Hasse scrive che nel 1727 vi furono delle insistenti riunioni di preghiera dalle quali prese via il potente risveglio che durò così a lungo.
I fratelli e le sorelle pregavano senza interruzione. L’oggetto delle preghiere era la salvezza dei pagani e la manifestazione di moderni missionari. Da quella piccola comunità di moravi uscirono più di un centinaio di missionari in 25 anni. C’è un motivo per cui un altro movimento come quello dei Moravi non si manifesta oggi? Il motivo può risiedere nel fatto che non c’è una simile attitudine alla preghiera.
Anche il movimento di Wesley prese vita dalla preghiera. Essi pregavano da quattro a cinque ore la mattina e da cinque a sei ore la sera. Grandi figure come William Bramwell passavano anche metà della notte in preghiera. Se i milioni di metodisti oggi imitassero i loro fondatori, che cosa non accadrebbe !
Anche Finney derivò dalla preghiera le energie per la sua opera. Quaranta ministri e missionari furono il risultato di preghiere fatte durante il risveglio in una scuola di Rochester. Con la preghiera si poterono verificare delle meravigliose manifestazioni della provvidenza divina relativa a tante necessità. Nel 1858, Spurgeon raccolse la sua congregazione e disse: “lo Spirito di Dio si sta muovendo ora sugli Stati Uniti. Dal memento che Dio non fa distinzione fra le persone, noi dobbiamo pregare affinché si verifichino anche nella nostra terra le potenti manifestazioni divine”. La risposta fù il potente risveglio del 1859.
Moody non accettava l’invito a guidare una missione se non lo assicuravano che c’era stata una prepara¬zione mediante la preghiera.
Nel Galles del sud, prima del grande risveglio che si verificò nei primi anni di questo secolo, erano stati formati trecento gruppi di preghiera. Quale fu il risultato? In due mesi, circa settantamila persone si convertirono al Signore.
A Calcutta, nel 1902, due missionarie della Khassia Hills Mission ascoltarono il dott. Torrey sulla preghiera e questo tema divenne importante per loro al punto che, quando ritor¬narono al loro paese, nella primavera del 1905, ci furono preghiere dovunque con risvegli che produssero ottomila convertiti in una zona dell’india.
Questo risveglio si prolungò fino al 1907 e toccò anche la Corea dove cinquantamila coreani si convertirono a Cristo. Noi siamo convinti che anche i movimenti spirituali, che si sono verificati in Cina, sono stati dovuti alla preghiera.
Dopo una lunga serie di riunioni un missionario mi disse: «Poiché Dio ha fatto tanto per le nostre piccole preghiere, che avrebbe fatto se avessimo pregato di più?« Una volta, un grande evangelista mi chiese: “Qual è il grande segreto del risveglio?” Io risposi che non c’era nessun segreto e che il risveglio viene in risposta alla preghiera. Bisogna affermare, perciò, che si può avere un grande ed universale risveglio se si obbedisce alla verità biblica della preghiera.
La Bibbia E’ La Verità.
Dio, autore della Bibbia, deve essere molto dispiaciuto oggi per come vengono poste in pratica le verità del Suo libro.
Poiché la Bibbia è la vera parola di Dio, i cristiani debbono conformarsi interamente a quanto in essa è detto e debbono accettare le promesse di Dio.
La spada dello Spirito che è la Parola di Dio, è l’unico strumento che ci possa consentire di arrivare al risveglio (Efesini 6:17). La parola di Dio è come una spada a doppio taglio, come il fuoco, come il martello che spacca la pietra (Ebrei 4:12; Geremia 23:29).
Quando Lutero tradusse le scritture in tedesco, la Germania fu perduta per la chiesa di Roma. Moody non aveva una istruzione scolastica, ma egli conosceva la Bibbia e si può dire che ci sono stati pochi apostoli di anime paragonabili a lui.
Durante i miei studi a Toronto, l’unico mio rifugio era la Bibbia. In Cina, io ho dato spesso dai 35 ai 40 indirizzi alla settimana relativi a coloro che avevano interesse nell’esaminare la Bibbia.
Posso dire che durante i miei 41 anni di ministero nel campo missionario estero, io non ho mai partecipato ad una assemblea cinese senza avere una Bibbia aperta, in maniera da poter dire: “Così dice il Signore” !
Non basta il semplice predicare la Parola per condurre gli uomini a Cristo. Occorre predicare con animo illuminato da Dio per produrre risultati autentici come quello riguardante il mio pastore cinese.
Il mio rammarico è quello di non aver dedicato più tempo allo studio della Bibbia. Eppure posso dire che, in meno di 19 anni, io ho letto 55 volte il Nuovo Testamento cinese.
Campbell Morgan ha dichiarato che egli non ha mai osato predicare su un libro della Bibbia senza averlo letto per lo meno 50 volte.
Alcuni anni fa, un uomo si mostrò molto soddisfatto per il semplice fatto che aveva letto la Bibbia 12 volte in 3 anni. Anche durante i grandi risvegli del 1857 e del 1859, in America e in Inghilterra la Bibbia era assiduamente letta. Ugualmente durante l’epoca di Moody. Sotto la dinastia cinese Manchu, la Bibbia veniva additata agli alunni come il più grande classico del mondo.
E’ patetico vedere come molti, che si professano cristiani, conoscano così poco la Parola di Dio. E’ l’indifferenza verso la Bibbia che oggi rende meno fruttuose l’opera missionaria ed evangelizzatrice di tanti credenti.
Gesù II Figlio Di Dio.
Da ultimo, si deve desiderare un risveglio per esaltare Gesù Cristo nei nostri cuori come il Re dei re e il Signore dei signori. Egli è come la cima più alta dell’Everest che si eleva sulla pianura. Davanti a Lui ogni idolo deve essere abbattuto; ogni manifestazione di egoismo deve essere vanificata. Soltanto allora si potrà vedere qualcosa di fruttuoso nel nostro operare.
Si dice che Mahmoud, il grande guerriero musulmano, nel suo tentativo di conquistare l’india settentrionale, si dette a distruggere tutti gli idoli che gli capitavano davanti. Giunse poi nella città di Guggeratt, dove c’era un idolo molto venerato dal popolo. Il capo della città si recò dal grande guerriero e lo supplicò di risparmiare quell’idolo, perché senza di esso essi sarebbero morti. La preghiera fu tale che il cuore del generale fu conquistato. Ma poi ci ripensò e si ricordò che doveva abbattere tutti gli idoli. Perciò, tra lo stupore del popolo egli distrusse quell’idolo e da esso uscirono gioielli e pietre preziose. Il popolo aveva nascosto i suoi tesori nell’idolo, sperando eh conquistatore lo avrebbe risparmiato.
Idoli Ecclesiastici.
C’è stata mai un’opportunità come quella della Conferenza Missionaria, tenuta a Edimburgo nel 1910, in cui tanti capi ecclesiastici poterono rendersi conto della varia natura dell’idolatria?
I capi missionari erano venuti da tutte le parti del mondo con la speranza di avere una nuova visione riguardo alle missioni. Si discusse, tra le altre cose, sulla possibilità per le chiese di produrre grandi missionari come Paolo e Barnaba. Sarebbe stato possibile evangelizzare il mondo in una generazione. Dio, lo Spirito Santo — l’unico essenziale fattore nell’evangelizzazione nel mondo. Sembrava un sogno. Perché ben pochi avevano posto l’accento sullo Spirito Santo come promotore nell’evangelizzazione nel mondo. A sentire i discorsi che si facevano, erano molto importante l’organizzazione e la preparazione di uomini e donne. Insomma si parlava di cose umane e si escludeva l’opera de Spirito. Ma fratelli, ciò che conta è lo Spirito di Dio. Occorre una nuova Pentecoste.
Se il risveglio ritarda a venire, la causa è dovuta al fatto che ci sono molti idoli nelle nostre chiese, ci sono molti schemi umani. Si dimentica la verità biblica: “Non per potenza i per forza, ma per lo Spirito mio, dice l’Eterno degli eserciti” (Zaccaria 4:6).
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