Or avvenne che, mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi e guardò, ed ecco un uomo gli stava davanti, con in mano la sua spada sguainata. Giosuè gli andò incontro e gli disse: «Sei tu per noi o per i nostri nemici?». Egli rispose: «No, io sono il capo dell’esercito dell’Eterno; arrivo in questo momento». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?». Il capo dell’esercito dell’Eterno disse a Giosuè: «Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo dove stai è santo». E Giosuè fece così. (Giosuè 5:13-15).
Il Calvinista dichiara: “Dio è Sovrano, Lui è dalla mia parte”. L’Arminiano risponde: “No, ci ha dato il libero arbitrio, Lui è dalla mia. Il Luterano dice: “Dio esige la santità, Lui è dalla mia parte.” Le associazioni cristiane indipendenti dicono: “No, Dio ama i poveri, Lui è dalla nostra.” I Metodisti ed i Presbiteriani discutono il loro punto di vista. Il Cattolico ed il Protestante dibattono la loro. Il Battista ed il Pentecostale ci danno dentro.
Il Mussulmano fondamentalista dichiara che Dio è dalla sua parte. L’Ebreo fondamentalista ed il fondamentalista Cristiano dicono lo stesso, ognuno certo che Dio è dalla loro. Il fondamentalista Hindu è certo che tutti gli dei sono invece dalla sua parte, e l’ateo li guarda tutti e dice:”grazie per aver dato prova della mia ragione.”
La domanda non è mai stata: “Ma Dio è per me o per il mio nemico?” Tutto quello che prova questa domanda è che abbiamo creato una scatola e modellato un dio a nostra immagine, volendo essere sicuri che ci entra a perfezione in quella scatola. La domanda è troppo egocentrica. La risposa è si, Dio è per me. E’ anche però per il mio nemico, per coloro che conosco e per quelli che non ho mai conosciuto. Quando faccio questa domanda, quello che sto dicendo è: “ho creato questa scatola per te Dio… adesso cerca di starci…”
E’ tempo di allontanarmi da domande egocentriche. Invece di chiedermi: “Ma Dio, è per me?”, dovrei chiedere: “Ma io, sono per Dio?”…
Invece di creare una scatola adeguata per contenere ciò che io credo di Dio, dovrei cercare di adeguare la mia vita ad essere un vaso adeguato affinché il Dio vivente possa dimorare ed esprimersi come vuole Lui…
Dio è il centro, non me, e devo fare il mio meglio ad avvolgere tutto ciò che mi è stato concesso di capire e conoscere attorno a questo fatto e non vice versa. Dio mi guida, non sono io a guidare lui, e devo fare il mio meglio per assicurarmi che sono io dalla Sua parte, ubbidendo a ciò che comanda Lui…
Dio è troppo grande per qualsiasi scatola che io possa concepire, fabbricare o immaginare.
Sander Steall | Notiziecristiane.com
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