DIO MI HA MOSTRATO CHE ESSERE LESBICA NON È LA SUA VOLONTÀ

Sono stata introdotta all’omosessualità quando avevo 5 anni. Crescendo, più agivo secondo questi sentimenti più l’attrazione per le donne si rafforzava.

Nell’adolescenza ho passato la maggior parte del tempo da sola combattendo contro la depressione, i pensieri suicidi, l’autolesionismo, l’omosessualità e l’alcol, solo per citarne alcuni. Anche se sono cresciuta in chiesa, ho lottato con la mia identità.

Andando avanti con gli anni, ho cominciato ad avere relazioni con persone dello stesso sesso e alla fine ho fatto il coming-out, dichiarandomi lesbica alla fine delle superiori. Ho deciso in seguito di farla finita con Dio, convincendomi che fosse qualcosa dalla quale non potevo cambiare e che non volevo avere nulla a che fare con Lui.

Negli anni dell’università sono stata rappresentante degli studenti nel comitato organizzativo del campus. Questo comitato promuoveva l’accettazione della comunità di lesbiche, gay, bisessuali e transgender. In quegli anni ho scritto una tesina intitolata “L’omosessualità nella Bibbia”, che tentava di giustificare il concetto che la Bibbia e Dio accettavano l’omosessualità. Ho anche provato a frequentare una chiesa omosessuale, ma un senso di inquietudine mi ha invaso al momento di dover raggiungere quella congregazione.

Dopo una serie di brutti eventi, ho capito che non potevo vivere senza Gesù nella mia vita. Ho trovato una chiesa dove abitavo e ho cominciato a sviluppare un rapporto con Cristo. È stato in quel momento che Gli ho dato la mia vita. Ho deciso di smetterla di nutrirmi di quello che gli altri mi dicevano sulla Bibbia e su Gesù e sono andata io stessa a conoscerLo personalmente.

Ho iniziato a sentire come uno strappo dentro di me; uno strappo che sentivo già da tanti anni ma che avevo ignorato, visto avevo rigettato Dio. Col tempo, lo strappo si è fatto così grande che un giorno mi sono trovata faccia a faccia con Dio, distrutta. Alla fine mi sono arresa.

Pochi giorni prima avevo letto la storia di Gedeone e del velo di lana che improvvisamente mi è saltato alla mente. Ho pensato che se Dio aveva risposto a Gedeone in un modo così diretto, avrebbe potuto rispondermi allo stesso modo. Ho detto a Dio: “Se mi stai dicendo che stare con le donne, che essere omosessuale è sbagliato, allora va bene. Sono pronta ad ascoltare. Però prima fa’ queste tre cose così che io sappia che sei Tu che sta parlando”. Il giorno dopo, Dio ha fatto tutte e tre le cose che Gli avevo chiesto di fare come conferma. In quel momento ho sentito quella pace che sorpassa ogni intelligenza.

Poi Gedeone disse a DIO: »Se intendi salvare Israele per mia mano, come hai detto, ecco, io metterò un vello di lana sull’aia: se c’è rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno all’intorno rimane asciutto, allora saprò che intendi salvare Israele per mia mano, come hai detto. E così avvenne. Il mattino dopo Gedeone si levò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada; ne uscì una coppa piena d’acqua. Ma Gedeone disse ancora a DIO: »Non si accenda la tua ira contro di me; io parlerò ancora una volta. Deh, lasciami fare la prova col vello ancora una volta soltanto. Rimanga asciutto solo il vello e ci sia rugiada su tutto il terreno all’intorno. E DIO fece così quella notte: soltanto il vello rimase asciutto, e ci fu rugiada su tutto il terreno all’intorno. (La Sacra Bibbia ~ Giudici 6:36-40)

Fonte Il Ministero di Jessica: Love at the Cross

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